Un uomo che ha saputo essere corresponsabile di una donna intraprendente e attiva, «un complice simpatico e convincente». Un uomo che ha capito cosa significasse stare accanto a una signora attivissima e determinata che ha esportato la sua arte dappertutto, non solo in Italia, fondando un vero e proprio impero. Un uomo, anche lui determinato e attivo, che ha saputo essere un validissimo consulente, sempre accanto alla sua Olga.
Su questo si è concentrata l’omelia di don Tiziano Sangalli alle esequie di Enrico Cerana, 92 anni, il marito di Olga Fiorini. A due anni dalla scomparsa di lei, Enrico l’ha raggiunta: non potevano stare distanti troppo a lungo (leggi QUI).
«So come la vita di Enrico fosse legatissima a Olga – ha detto il parroco – per lei è stato complice in modo simpatico e convincente, supportandola nella sua impresa sociale. So che l’opera di Olga è cresciuta e non solo in Italia. Sono due coniugi che hanno saputo fare del bene: il male si ferma, il bene cresce, si espande. La parola che ci viene da Gesù, l’esempio di Olga ed Enrico rappresentano il fare il bene: un bene grande che si espande. Le persone che lo hanno conosciuto sanno che il bene c’è e rimane».
Così don Tiziano ha tracciato il ricordo di Enrico Cerana, dinanzi a una chiesa gremita di gente. Tanti amici e conoscenti anche dei nipoti Mauro e Cinzia Ghisellini hanno affollato la chiesa di Sant’Antonino a Solbiate Olona.