La lettera di suor Marcella Catozza, la missionaria di Busto Arsizio impegnata da molti anni ad Haiti.
Carissimi, un'altra volta il Natale sta arrivando e come sempre ci sorprende immersi e distratti nei nostri problemi, nelle cose da fare, travolti dalla confusione del mondo. Eppure accade. Puntuale, silenzioso, sembra non voler distogliere nessuno dalle sue faccende ma accade e per chi riesce a fermarsi e ad alzare la testa dalla punta dei propri piedi è proprio l'occasione di essere recuperati al cammino, rimessi sulla strada, sottratti al nulla che avanza fuori e dentro di noi.
Da sempre la notte di Natale mi risuonano nella testa le parole di Gesù agli apostoli: "Ma voi chi dite che io sia?" perché alla fine la domanda della notte di Natale è proprio "Ma noi chi crediamo che Lui sia? Cosa crediamo accada questa notte?".
Qui si gioca la possibilità di scegliere come inizieremo e vivremo il nuovo anno, come andranno le cose al lavoro e nei rapporti tra noi, come affronteremo le circostanze attraverso cui la vita ci sarà passare. Va bene pregare per la pace, per gli ammalati, per i figli, per gli amici, per il mondo, ma noi, noi dove saremo quella notte? Arriveremo a Betlemme insieme ai pastori ed ai magi o no? Ci fideremo della stella o la giudicheremo un inganno e torneremo a dormire? Le nostre parole ancora una volta copriranno il silenzio o sapremo ascoltare? È la libertà cari amici che ci permetterà di stare davanti alla grotta in ginocchio ed in silenzio o chiassosi e distratti. La libertà, il dono più grande che ci è stato fatto: vi auguro di non sciuparlo la notte di Natale!
Buon Natale allora dalla Kay Pè Giuss, da tutti i nostri bimbi che lottano per il loro domani, da tutti i nostri educatori che rischiano la vita ogni giorno per non far retrocedere di un passo la bellezza della nostra avventura umana, cioè della nostra speranza e da me che grazie all’ aiuto da ognuno di voi posso camminare con gli ultimi guidandoli a Betlemme chiedendo a Cristo che viene di abbracciare il dolore del mondo e di portarlo alla Sua Mamma. Ci vediamo a Betlemme…