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Busto Arsizio | 24 dicembre 2023, 09:30

«La libertà, il dono più grande da non sciupare la notte di Natale»

La lettera di suor Marcella Catozza, la missionaria di Busto Arsizio impegnata da molti anni ad Haiti: «Buon Natale da tutti i nostri bimbi che lottano per il loro domani, da tutti i nostri educatori che rischiano la vita ogni giorno per non far retrocedere di un passo la bellezza della nostra avventura umana»

«La libertà, il dono più grande da non sciupare la notte di Natale»

La lettera di suor Marcella Catozza, la missionaria di Busto Arsizio impegnata da molti anni ad Haiti.

Carissimi, un'altra volta il Natale sta arrivando e come sempre ci sorprende immersi e distratti nei nostri problemi, nelle cose da fare, travolti dalla confusione del mondo. Eppure accade. Puntuale, silenzioso, sembra non voler distogliere nessuno dalle sue faccende ma accade e per chi riesce a fermarsi e ad alzare la testa dalla punta dei propri piedi è proprio l'occasione di essere recuperati al cammino, rimessi sulla strada, sottratti al nulla che avanza fuori e dentro di noi.

Da sempre la notte di Natale mi risuonano nella testa le parole di Gesù agli apostoli: "Ma voi chi dite che io sia?" perché alla fine la domanda della notte di Natale è proprio "Ma noi chi crediamo che Lui sia? Cosa crediamo accada questa notte?".
Qui si gioca la possibilità di scegliere come inizieremo e vivremo il nuovo anno, come andranno le cose al lavoro e nei rapporti tra noi, come affronteremo le circostanze attraverso cui la vita ci sarà passare. Va bene pregare per la pace, per gli ammalati, per i figli, per gli amici, per il mondo, ma noi, noi dove saremo quella notte? Arriveremo a Betlemme insieme ai pastori ed ai magi o no? Ci fideremo della stella o la giudicheremo un inganno e torneremo a dormire? Le nostre parole ancora una volta copriranno il silenzio o sapremo ascoltare? È la libertà cari amici che ci permetterà di stare davanti alla grotta in ginocchio ed in silenzio o chiassosi e distratti. La libertà, il dono più grande che ci è stato fatto: vi auguro di non sciuparlo la notte di Natale!

Buon Natale allora dalla Kay Pè Giuss, da tutti i nostri bimbi che lottano per il loro domani, da tutti i nostri educatori che rischiano la vita ogni giorno per non far retrocedere di un passo la bellezza della nostra avventura umana, cioè della nostra speranza e da me che grazie all’ aiuto da ognuno di voi posso camminare con gli ultimi guidandoli a Betlemme chiedendo a Cristo che viene di abbracciare il dolore del mondo e di portarlo alla Sua Mamma. Ci vediamo a Betlemme…

Redazione

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