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Politica | 27 ottobre 2023, 12:40

Attraversamenti pedonali pericolosi, botta e risposta in Consiglio tra Max Rogora e Loschiavo

La mozione bipartisan di Fiore e Marco Lanza, diventata un caso politico a Busto quando venne discussa in commissione, ha provocato nuove scintille tutte interne alla maggioranza, con un batti e ribatti tra il consigliere di Fratelli d’Italia e il suo successore in giunta

Da sinistra, l'assessore Loschiavo e il consigliere Rogora

Da sinistra, l'assessore Loschiavo e il consigliere Rogora

La mozione sugli attraversamenti pedonali pericolosi si era trasformata in un caso politico quando lo scorso luglio, in commissione, alcuni esponenti del centrodestra non avevano nascosto le proprie perplessità per il fatto che un testo presentato da un esponente della minoranza, Emanuele Fiore del gruppo misto, fosse sottoscritto dal collega della maggioranza Marco Lanza, capogruppo della lista Antonelli di cui peraltro è un esponente anche l’assessore alla Mobilità Salvatore Loschiavo (leggi qui).
E ieri sera, quando la mozione è approdata in Consiglio comunale, si è quantomeno sfiorato un nuovo incidente diplomatico nella maggioranza, con un botta e risposta tra l’esponente di giunta e Massimo Rogora di Fratelli d’Italia.

La raccomandazione

Il proponente Fiore ha ribadito l’intenzione di trasformare in raccomandazione il testo con cui si invita a individuare le situazioni più a rischio per poi introdurre le soluzioni idonee a ridurre le velocità delle auto e agevolare l’attraversamento pedonale in sicurezza. Con una sollecitazione a dare seguito a quanto richiesto rivolto all’assessore Loschiavo.

Il quale, da parte sua, ha confermato che «proseguirà l’attenzione per tutto ciò che reca pericolo nell’ambito della sicurezza stradale», ricordando che «nell’ultimo anno sono stati realizzati undici attraversamenti pedonali e due incroci rialzati, dieci attraversamenti smart, e abbiamo inaugurato la stagione delle piazze scolastiche. Di sicuro proseguiremo in questa direzione».

Il botta e risposta

Fine della discussione? Nient'affatto. A quel punto ha infatti richiesto di prendere la parola il consigliere Massimo Rogora, predecessore di Loschiavo in giunta quale delegato alla viabilità. L’ultima volta lo aveva fatto durante la discussione sul Documento unico di programmazione, elencando una serie di problemi della città che avevano “costretto” il suo partito, Fratelli d’Italia, a prendere le distanze da un intervento ritenuto più consono per un esponente dell’opposizione.

Rogora ha segnalato che l’attraversamento pedonale davanti al cimitero principale in via Lonate, all’altezza della farmacia, «è molto pericoloso, soprattutto di notte. In quel tratto passano tantissime macchine ad alta velocità, servirebbero dei segnalatori luminosi». Anche perché «non c’è un vero rialzo pedonale, ma un “tappetino”, e le macchine continuano a sfrecciare».
A quel punto anche Fiore ha voluto indicare un ulteriore punto critico, vale a dire l’attraversamento pedonale che porta dalla chiesa al cimitero di Borsano: «È pericolosissimo».

«In via Lonate non c’è un tappetino, ma un attraversamento rialzato a tutti gli effetti – la risposta di Loschiavo a Rogora –. Però, nelle prossime settimane verrà aggiunta la segnalazione luminosa. Per il resto, mi auguro che abbiate sfruttato gli strumenti che l’amministrazione ha messo a disposizione, non ultimo il “geopinion” (una mappa virtuale dove indicare criticità o suggerimenti, ndr), come vi abbiamo pregato di far e ripetuto per mesi».
Immediato un nuovo intervento Rogora: «Assessore, grazie per la risposta. Però io sono un consigliere comunale, i cittadini si rivolgono a me con delle lamentele e io le porto in assise. Su geopinion al massimo ci vado dopo, se vuole. Se invece vuole che porti tutte le mozioni e interrogazioni dei cittadini, faccio anche quello».

«Io credo di parlare in italiano – la controreplica di Loschiavo –. Poi magari posso utilizzare altre lingue. Mi pare di averti dato una risposta ben precisa e diretta, poi mi sono riferito a chiunque altro abbia da fare segnalazioni. A domanda ho risposto».
Uno scambio di opinioni vivace, ma dai toni decisamente più moderati rispetto allo scontro tra il sindaco Emanuele Antonelli e il Pd sul caso Attolini che ha infiammato il finale della seduta (leggi qui).

Riccardo Canetta

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