Oggi alle 11.30, in largo Camussi, è arrivata la firma numero 5mila sulla petizione promossa da Obiettivo Comune Gallarate, in difesa dell’ospedale cittadino e per la realizzazione di un nuovo nosocomio, diverso rispetto a quello che Regione Lombardia vorrebbe costruire a Beata Giuliana, nella vicina Busto. Ha espresso il suo sostegno, consentendo di arrivare alla cifra tonda, una gallaratese, classe 2001.
Il “quorum” autoimposto dagli organizzatori, una sorta di soglia psicologica, è stato raggiunto in poche settimane di raccolta. Merito di una mobilitazione capillare (Vedi qui), alla quale hanno aderito singoli cittadini e attività commerciali, non solo di Gallarate. «Ma oltre il 50 per cento delle persone che ha risposto al nostro appello risiede a Gallarate», ha sottolineato il consigliere comunale Massimo Gnocchi, rispondendo indirettamente ai sospetti su mobilitazioni ampiamente extragallaratesi.
Le novità sull’Accordo di Programma in ottica ospdeale unico, annunciate dal governatore lombardo Attilio Fontana (Vedi qui), non scoraggiano i promotori della petizione. «Sapevamo - ha affermato Gnocchi - che sarebbe arrivata un’accelerata sull’ospedale unico, per questo abbiamo voluto accelerare anche noi. E non ci fermiamo: andremo avanti, credo fino a settembre, per fare arrivare alla Regione la voce sempre più forte di questo territorio. E di tanti cittadini gallaratesi convinti che sia importante avere un ospedale qui. Da soli non avremmo potuto arrivare a questo risultato, ce l’abbiamo fatta perché si stanno legando tanti fili».