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Busto Arsizio | 11 luglio 2023, 15:45

Neutalia, il caso dell’indagine epidemiologica arriva in Regione

Il consigliere di Allenaza Verdi-Sinistra Onorio Rosati ha presentato un’interrogazione sul tema «Indagine sulle condizioni di salute della popolazione nell’area dell’inceneritore di Busto Arsizio»

Neutalia, il caso dell’indagine epidemiologica arriva in Regione

Giovedì sera, il Consiglio comunale di Busto Arsizio dovrà esprimersi sul piano industriale di Neutalia.

Nel frattempo, il tema del termovalorizzatore di Borsano è arrivato anche in Regione Lombardia.
Oggi, martedì 11 luglio, il consigliere Onorio Rosati, esponente di Alleanza Verdi-Sinistra, ha infatti presentato un’interrogazione a risposta scritta sul tema «Indagine sulle condizioni di salute della popolazione nell’area dell’inceneritore di Busto Arsizio».

Il consigliere regionale di opposizione si concentra sull’indagine epidemiologica attesa dal territorio e in particolare dal comitato “No Inceneritore”.
Di recente, in commissione Bilancio l’esponente del gruppo misto Emanuele Fiore – che è anche uno dei portavoce del comitato – è tornato a chiedere ragguagli in proposito. Il sindaco Emanuele Antonelli ha confermato i ritardi nell’indagine ed è possibile che dopodomani possa fornire in assise ulteriori informazioni pervenute nel frattempo da Ats Insubria.

In ogni caso, Rosati ha presentato l’interrogazione per chiedere alla giunta e all’assessore all’ambiente Giorgio Maione se Regione Lombardia «è stata informata riguardo all’indagine epidemiologica richiesta dal Consiglio comunale di Busto» e «come intenda intervenire per far sì che tale indagine giunga a compimento nel più breve tempo possibile e sia diffusa agli organi competenti e alla cittadinanza».

Il consigliere di Alleanza Verdi-Sinistra “si porta avanti” e domanda anche «in che modo interverrà Regione Lombardia per tutelare la cittadinanza nel caso in cui l’indagine epidemiologica identifichi nell’inceneritore di Busto Arsizio un rischio oggettivo per la salute della cittadinanza che con un proseguo dell’attività di incenerimento sarebbe certamente esposta ad un ulteriore bioaccumulo di inquinanti dopo quella già ricevuta ad oggi dopo i primi 50 di esercizio».

Rosati chiede inoltre se Regione Lombardia, «alla luce delle analisi Arpa condotte nel sedime dell’inceneritore di Busto Arsizio, ha intenzione di richiedere ad Arpa ulteriori approfondimenti per l’identificazione di inquinanti nel terreno sia nel sedime dell’inceneritore».

Redazione

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