Emma e le sue opere: semplici, ma che nascondono qualcosa di sorprendentemente bello

Da oggi, sabato 1 luglio, all’Atelier Biotè della Farmacia Bossi, sarà possibile ammirare le opere di Emma Farina*, che a soli 12 anni ha già ben chiaro cosa vuole fare nella sua vita: aiutare.

«Eravamo in vacanza all’Hotel Sporting di Cervia e per passare un po’ il tempo ho iniziato a scattare delle foto con il flash. Poi c’è stata la pandemia, ma io ho continuato», così sono nate le opere di Emma nel 2019, quando aveva ancora 8 anni, con una purezza incredibile, che poi è la stessa che contraddistingue anche lei.

La mamma, Lisa Borgomaneri, lavorava già nel settore artistico: «Quando ho visto le foto mi sono piaciute tantissimo, non solo perché sono di mia figlia – racconta orgogliosa – insieme poi ci siamo divertite a trovare delle immagini e dare i nomi, poi abbiamo scelto quelle cromaticamente compatibili» ed eccole qui, esposte a Busto Arsizio, dopo essere state alla Jas di Casale Monferrato. Ma la scelta del colore blu non è stata casuale per casuale Emma: «È il mio colore preferito».

Ma non è solo vedendo le sue opere che si capisce quanto Emma sia fenomenale, anzi, queste sono solo la punta del grandissimo e bellissimo iceberg che c’è sotto.

Il primo pensiero se pensa al futuro ne è la dimostrazione: «Facendo mostre mi piacerebbe raccogliere dei soldi per aprire una scuderia dove fare ippoterapia». Infatti, la ragazza, ha una grande passione per i cavalli che ama tanto da «andare a prendersene cura anche quando non può cavalcare», sottolinea papà Massimiliano. Che poi ha anche parlato delle opere della figlia: «Mi è piaciuta l’idea che da una cosa semplice, ne venisse fuori una meno semplice. Non mi aspettavo questo sviluppo, ma sicuramente appoggerò sempre ogni scelta».

Ma Emma, non ha solo progetti che potrà realizzare nel lungo periodo: «Mi piacerebbe diventare volontaria nella Croce Rossa, so che dai 14 anni si può fare il corso», e non è un caso se le sue serie Tv preferite hanno come protagonisti dei soccorritori.

Insomma, conoscendola non si può che arrivare alla conclusione che le sue opere e lei non sono poi così diverse: semplici, ma che nascondono qualcosa di sorprendentemente bello.