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Busto Arsizio | 10 giugno 2023, 08:00

«Con un libro do voce agli ultimi in cerca di giustizia. Perché ultimi potenzialmente siamo tutti noi»

Nel testo intitolato “La Giustizia degli Ultimi” l'avvocato Chiara Tacchi racconta le storie vere di cinque persone che si sono incrociate nello studio legale: nella consapevolezza che la possibilità di accedere alla giustizia sia spesso discriminata dalla condizione di chi si ritrova, d'un tratto, privo dei requisiti per beneficiare del patrocinio a spese dello Stato. In fase embrionale una proposta di legge e un progetto in Provveditorato per far conoscere il problema nelle scuole

«Con un libro do voce agli ultimi in cerca di giustizia. Perché ultimi potenzialmente siamo tutti noi»

Dare voce agli Ultimi, a chi non può farsi ascoltare, a chi non ha la possibilità economica per accedere alla giustizia. Così Chiara Tacchi, avvocato civilista di Busto Arsizio, ha impugnato carta e penna e ha scritto un libro dal titolo “La Giustizia degli Ultimi”. Un titolo eloquente che ben sintetizza un testo che parla di inclusione.

Una mano a chi ha subìto ingiustizie

Dove inclusione significa tendere una mano a chi ha subìto ingiustizie che lo hanno condotto anche all’infermità, a chi è stato vittima di malasanità, infortuni sul lavoro, malattie professionali e si scoraggia a compiere il primo passo verso il chiedere giustizia, a far valere i propri diritti. Un passo importante e giusto che spesso gli "Ultimi” non sono in grado di affrontare.

Sono i precari da mille euro al mese o poco più, troppo poco per intentare una causa ma non abbastanza per accedere al patrocinio a spese dello Stato. Ecco il punto, il patrocinio a spese dello Stato, beneficio cui si può accedere solo con un reddito complessivo lordo annuo di circa 12.000 euro.

Da qui prende le mosse il libro di Chiara Tacchi, che incontra tutti i giorni persone che si presentano con gravi problemi da risolvere e che per motivi soprattutto economici, ma anche psicologici, hanno paura di intraprendere una causa contro compagnie di assicurazione, strutture ospedaliere, multinazionali. Ecco che le difficoltà economiche, la paura e la sfiducia rendono ancora più fragili queste persone. Questo ha portato Chiara Tacchi a riflettere sulle modalità di accesso al patrocinio a spese dello Stato.

«La legge è sì uguale per tutti ma il problema è arrivare in un’aula di Tribunale. Nel libro racconto queste storie ma non si tratta di un testo prevalentemente tecnico: è più un saggio narrativo dove ho preferito raccontare come questi casi abbiano stravolto la vita di persone che hanno avuto la forza di non arrendersi».
Dunque chi sono gli Ultimi? «Potenzialmente siamo tutti noi. La vita può cambiare dall'oggi al domani in seguito ad un infortunio, ad una malattia professionale, ad un licenziamento inaspettato, ad un errore sanitario, ad un incidente stradale. Il danno si insinua nelle vite, nelle famiglie. Inquina, con conseguenze difficili da controllare. Il risarcimento serve a riabilitare, a riequilibrare la situazione, a ridare dignità e forza per ricominciare».

Azzurra, Giovanni, Nadeem, Anna e Gaetano sono i protagonisti delle storie narrate nel libro. Tra loro una bambina che si è sentita soffocare, quasi morire, ma ora volteggia ondeggiante come una farfalla. Una giovane donna che legge il referto dell'ago aspirato e, d'un tratto, sente la musica spegnersi ma il giradischi della vita non ha ancora deciso di alzare la puntina dal vinile. Un uomo che osserva la propria mano destra e ripensa a quel guanto rosso, rimasto incastrato nello stampo incandescente, mentre il taxi corre veloce verso una piccola casa colonica, tinta a calce.

Il grido e l'azione

Chiara Tacchi non solo vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica queste questioni ma vorrebbe raccoglierne il consenso. «Al dolore di queste persone non sono mai rimasta indifferente. Il libro vuole dare forza a chi ha perso le speranze e nello stesso tempo vuole essere una denuncia nei confronti di un sistema che non funziona. L'opera è il primo step di un progetto più ampio. Per questo motivo insieme ad altri professionisti sto lavorando alla stesura di una proposta di legge, ora in fase embrionale, mirata a garantire effettivamente ai più deboli il diritto ad una difesa accessibile ed inclusiva. Vorremmo arrivare a cambiare i limiti reddituali di accesso al patrocinio a spese dello stato».
Se pensiamo che per affrontare una causa di risarcimento occorra disporre anzitutto di una perizia medico-legale, il cui costo varia dai 1.500 ai 2.500 euro, oltre a spese vive per contributo unificato e marca da bollo. Il fondo spese dei medici legali nominati dal giudice può ammontare a circa 2.000 euro. Si raggiungono rapidamente i 5.000 euro. È chiaro che, con queste premesse, per molti venga meno uno dei principi nobili sanciti dalla Costituzione: il diritto di accesso alla giustizia».
Il libro, già sugli scaffali del salone del libro di Torino, sarà presentato in novembre a Book City Milano, sempre in autunno a Verona, in collaborazione con un’associazione che si occupa di diritti umani, poi ancora a Torino e, a dicembre, alla fiera del libro di Roma. Insomma sta girando in tutt’Italia, e non solo. Con entusiasmo è stato presentato agli studenti dell’Isis Ponti di Gallarate, in occasione della decima edizione delle Settimana della Lettura. «Grazie anche al supporto ed al prezioso lavoro della professoressa Assunta Alparone e della professoressa Lucia Ambrosini, i ragazzi durante la presentazione del testo hanno dimostrato grande partecipazione ed attenzione. Mi è piaciuto moltissimo vedere il loro coinvolgimento, è stato un arricchimento anche per me. Grazie a questa esperienza ho la volontà di presentare un progetto in Provveditorato per portare il libro nelle scuole, grazie alle tematiche inerenti all’educazione civica».
Proprio per trovare una chiave di comunicazione con i ragazzi, il libro è stato accompagnato dalla realizzazione di un video book trailer realizzato da due giovani studenti universitari che hanno fuso immagini e musica unendo sensibilità, freschezza e creatività.

GUARDA IL TRAILER 

Laura Vignati

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