Si sperava in un lunedì con qualche luce in più per MultiMedica dopo l'attacco degli hacker di quasi due settimane fa. La mattina è però ancora risultata con sito non disponibile.
Nel mirino
Una risposta del gruppo - che ha una sede anche a Castellanza - a una paziente sui social avvisava: «Attualmente i servizi di prenotazione sono ancora sospesi. Ti consigliamo di tenere monitorata la nostra pagina Facebook per aggiornamenti sulla normale ripresa delle attività».
Settimane scorsa erano state ripristinate le attività, anche informatiche, dei servizi di radioterapia, endoscopia e radiologia. Le prestazioni ambulatoriali erano ridotte al 25%. Tutto ciò mentre i tecnici si stanno prodigando senza posa per far fronte alle pesanti conseguenze. La gente, nella difficoltà a comunicare sotto questo attacco, si aggrappa a un sms che confermi o meno la visita, qualcuno si reca sul posto. Ma il gruppo ha avvisato appunto che prima di muoversi per andare a prenotare - come qualcuno ipotizzava di fare - è bene aspettare comunicazioni ufficiali.
Il grave attacco informatico, peraltro, non è l'unico ad aver colpito la sanità italiana in questo periodo. Un blocco è avvenuto in questi giorni alla Asl 1 Avezzano-L'Aquila-Sulmona, mettendo in difficoltà reparti e ambulatori della provincia: si sta lavorando con carta e penna e si è rispolverato il fax, che sembrava ormai appartenere a un'altra era geologica o giù di lì.
Attenti alle conseguenze
Oltre all'effetto sulle attività, c'è però anche il problema dei dati sensibili. Un esperto ha spiegato all'agenzia Ansa dettagli su questi attacchi "ransomware". Walter Tiberti, ricercatore del Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell'Informazione e Matematica all'Università dell'Aquila, ha spiegato che questo sistema riesce ad entrare nei dispositivi criptando i dati per poi poter chiedere un riscatto per decriptarli. In altri casi, i dati spariscono, ma non è certo che possano essere ripristinati.
Anche per chi ha eseguito un backup, non si può impedire ai pirati informatici di divulgare dati sensibili dei pazienti, come ecografie e positività da virus come Hiv per fare degli esempi.
Risalire poi agli autori è operazione estremamente ardua, perché è possibile cambiare indirizzo Ip in pochi istanti.