Nella mattinata di venerdì 5 maggio, Paolo Bricco ha presentato il suo libro “Adriano Olivetti, un italiano del Novecento” all’interno della biblioteca Mario Rostoni della Liuc, nell’ambito del ciclo Conversazioni in Biblioteca.
Durante la conversazione con il Rettore dell'Ateneo di Castellanza, Federico Visconti e con il vice presidente di Confindustria Giovanni Brugnoli, l’autore ha raccontato come Olivetti fu un grande imprenditore italiano, in grado di trasformare, anche grazie a scelte estremamente coraggiose, l’azienda di famiglia in una grande realtà internazionale.
Un grande imprenditore, dunque, che seppe creare un modello industriale di massima efficienza senza però mai dimenticare il benessere dei propri operai, per i quali rese disponibili servizi e agevolazioni, rendendo l’ambiente di lavoro ben diverso da quello delle fabbriche dell’epoca.
Olivetti, infatti, fu un imprenditore, non un filantropo, coraggioso e visionario, in grado di conciliare al meglio il concetto di impresa che si fonda sul profitto con i principi etici e politici eredati dal padre, fondatore dell’azienda.
Un concetto rivoluzionario, allora come oggi, un esempio che molto può insegnare a tutti, in special modo a chi sta studiando per imparare a gestire un’azienda in futuro.
Ospiti speciali della giornata, che rientra all’interno delle iniziative previste a livello nazionale nel “maggio dei libri”, sono stati sicuramente i giovani studenti dell’Isis Facchinetti di Castellanza, che hanno avuto la possibilità, grazie ad una collaborazione tra la scuola e l’università, non sono di assistere alla presentazione dell’autore, ma anche di apprendere nuove conoscenze per arricchire il loro percorso di studi.
Alcuni alunni delle classi terze, quarte e quinte informatiche, insieme ai compagni che frequentano gli studi di educazione finanziaria, dunque, hanno potuto visitare la biblioteca Rostoni, con una particolare attenzione alle banche dati finanziarie come il Terminale Bloomberg, e visionare i numerosi volumi che trattano la storia di Olivetti e della sua azienda.
Una mattinata, quella vissuta alla Liuc, che ha dato loro modo di concentrarsi su una figura che ancora oggi è da stimolo per una riflessione a tutto tondo sulla figura dell’imprenditore, sulle imprese e sul loro impatto sul tessuto sociale, e al contempo su quali siano i mezzi e gli strumenti con i quali si confronteranno nel loro futuro.
Loretta Girola