Quello che non è il calcio. Alla fine delle partita Sangiuliano - Pro Patria, terminata 0-1 a Seregno (leggi qui), toni sempre più pesanti tra le tifoserie, poi sarebbero volati oggetti sulla curva bustocca secondo una prima ricostruzione. Insulti, paura e intervento delle forze dell’ordine: proprio la curva dei tifosi tigrotti è stata fatta evacuare dalla parte opposta passando dal campo. E qui altra tensione, con toni accesi e il timore che potessero entrare in contatto le due tifoserie.
Ancora da ricostruire con esattezza e responsabilità di ciascuno. Un'unica certezza: questo, appunto, non è il calcio. E non è possibile che in una partita - oltretutto non decisiva per nessuna delle due squadre, a parte che il contrario rappresenterebbe comunque un alibi - si possa perdere il lume della ragione fino a questo punto.
C’erano anche ragazzini in lacrime e persone molto scosse.
Ecco, in uno scenario così demoralizzante, vanno segnalati positivamente gli steward. Questi si sono presi cura di quei tifosi di Busto, che erano lì solo per sostenere la loro squadra e si sono trovati in mezzo a uno scenario quasi di guerra. Hanno cercato di rasserenarli e li hanno aiutati ad uscire dall’altro ingresso, cosa che è avvenuta dopo le otto e mezzo: la gara era iniziata alle 17.30. Importante la loro capacità di mantenere la calma e gestire anche alcuni gesti spiacevoli e pericolosi ai loro danni.
Come importante è segnalare che - mentre troppi alzavano i toni e si aggiravano in modo minaccioso mentre venivano fatti defluire verso l'altra uscita - tra i tifosi autentici e silenziosi la priorità è stata proteggere e le persone in difficoltà.