Sono iniziati ieri sera, con i cittadini di San Michele e San Giovanni, gli incontri nei quartieri per la realizzazione del Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) a Busto Arsizio.
Ad aprire l’incontro, l’assessore alla Mobilità Salvatore Loschiavo che ha dapprima ringraziato i cittadini: «Grazie perché avete deciso di condividere con noi un momento di vita pubblica. Questa sera partiamo con la fase di ascolto in presenza. Per poi sottolineare che «la buona politica non può prescindere da spazi di democrazia come questi. Questo non è il momento dell’amministrazione, questo è il momento dei cittadini».
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Dopo di lui sono intervenuti due tecnici che hanno illustrato ai presenti cos’è e quali sono gli obiettivi del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
Poi spazio ai cittadini, che hanno messo alla luce le diverse problematiche dei due quartieri, partendo da Alessandra Ceccuzzi che ha parlato delle difficoltà causate dai corrieri nella zona pedonale del centro cittadino: «Magari della stessa società entrano 4, 5, 6, 7, 8 volte e il risultato è una cosa indecente. Sarebbe utile studiare un’app con la possibilità di fare la consegna con un mezzo ecologico», pensiero che è stato condiviso da molti dei presenti in sala.
Qualcuno ha proposto l’installazione di dossi in alcune vie del centro, come via Borroni, qualcun altro il senso unico in via Mazzini. Il tutto perché, da quanto è emerso, una grande paura dei pedoni e dei ciclisti in città è l’alta velocita delle macchine.
Ma durante la serata è emersa una problematica che riguarda molto da vicino la mobilità sostenibile: il servizio di trasporto urbano. Secondo quasi tutti i presenti: «Al momento il pullman non è un’alternativa, bisognerebbe aumentare la frequenza e l’estensione oraria» oltre che: «Cambiarli e renderli ecosostenibili».
E dall’altra parte è arrivata la proposta di aumentare i parcheggi in modo da «decongestionare le vie».
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A fine serata l’assessore Salvatore Loschiavo ha tirato le somme: «Direi che è andata decisamente bene: una partecipazione non solo numerosa ma anche di contenuto. Diciamo che molte delle segnalazioni che sono state fatte le conoscevamo già, però era importante dare voce ai cittadini e sentilo direttamente da loro, perché il Pums non è uno strumento calato dall’alto, deve essere uno strumento per migliorare la qualità della città costruito tutti insieme. Questa sera, se doveva essere una prova generale, è stata una prova generale assolutamente riuscita».