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Busto Arsizio | 02 aprile 2023, 15:44

Autismo, l’impegno di Busto: nuova gara per i Cdd, appartamenti, progetto per i fratelli. E arriva il disability manager

Lega in piazza per la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. È l’occasione per l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni per fare il punto sull’impegno della città su questo tema, a fronte di un numero di diagnosi in crescita. Intanto, è stato individuato il disability manager: in campo la Federazione italiana

Gazebo della Lega in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo

Gazebo della Lega in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo

Lega di Busto Arsizio in piazza per la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, che ricorre oggi, domenica 2 aprile. L’appuntamento, istituito nel 2007 dall’Assemblea generale dell’Onu, è stato l’occasione per l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni per fare il punto sull’impegno della città su questo tema.

«Innanzitutto – premette l’esponente di giunta, affiancata al gazebo di via Milano dal segretario cittadino del Carroccio Alessandro Albani e dai militanti – sono contenta che la politica si occupi di questo argomento che è sempre stato un po’ un tabù, come se non volesse interferire con un tema così importante. Ritengo invece che la politica debba e sia obbligata a occuparsene».

Anche a Busto, le diagnosi in età pre-scolare sono sempre più numerose. Il Comune – che ha preso direttamente in carico oltre cinquanta soggetti autistici tra adulti e minori – è impegnato con la nuova gara per la gestione dei due Centri diurni per disabili (Cdd) e con la creazione di quattro appartamenti di autonomia. A settembre partirà un progetto rivolto a fratelli e sorelle di bambini autistici, mentre nei prossimi giorni verrà presentato il disability manager. Anzi, i manager: a ricoprire questo ruolo – nuovo per Busto – saranno i professionisti dell’“apposita” Federazione italiana.

I progetti sull’autismo

«Purtroppo i numeri sono drasticamente in aumento e a volte ci colgono anche un po’ impreparati come strutture», ammette Paola Reguzzoni. L’assessore leghista spiega che «è in essere la nuova gara dei centri diurni, dove abbiamo previsto, nell’ampliamento del Cdd Ada Negri, uno spazio specifico per autistici. Occorre un rinnovamento strutturale: l’inclusione per questo tipo di disabilità è più complessa, meno semplicistica rispetto all’abbattimento fisico di barriere architettoniche. Bisogna abituarsi culturalmente ad allentare i ritmi in base alle esigenze dei ragazzi».

C’è poi il progetto “Dopo di noi”: «È chiaro – osserva Reguzzoni – che avere un figlio con diagnosi autistica faccia pensare a quello che succederà in futuro. Grazie a un finanziamento legato al Pnrr (di circa 700mila euro, ndr), realizzeremo quattro appartamenti al Borri per le disabilità in generale. Ed è indubbio, visto che la maggior parte dei casi riguarda una diagnosi autistica, che saranno questi ragazzi a prendere possesso degli appartamenti finché si abitueranno a vivere da soli. In una rete di socialità e anche di lavoro che permetta di avere una vita completa e autonoma. Un sollievo, da questo punto di vista, per le famiglie».

L’esponente di giunta anticipa che «da settembre partirà un progetto per i fratelli. Molto spesso, se uno dei figli ha questa diagnosi, fagocita tempo e attenzione. E quindi c’è la problematica del fratello minore o maggiore, che sente il peso di doversene occupare anche nel futuro. Faremo quindi una serie di incontri dedicati ai fratelli e alle sorelle».

Disability manager, c’è la Federazione

Nel frattempo, è stato individuato il disability manager. A partecipare al bando, rivela Reguzzoni, «è stata la Federazione italiana, che ci fornirà un’equipe. Ho chiesto al presidente della commissione Servizi Sociali Matteo Sabba di convocare una riunione per poterne parlare. Poi faremo un incontro con tutte le associazioni e la città».

L’assessore anticipa che la Federazione Disability Management «ha ritenuto il Comune di Busto all’avanguardia. In altri casi questa diventava una figura simbolica, mentre qui si tratterà di un incarico oneroso e operativo. Perché alle belle parole dovranno seguire i fatti: il bando è molto innovativo, prevedeva una posizione ma concreta. La Federazione ha messo a disposizione un’equipe tra architetti, psicologi, avvocati, tutti abilitati per questo ruolo». 

Riccardo Canetta

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