Durante l’ultimo Consiglio comunale, Matteo Sabba ha scelto di incentrare il proprio intervento “libero” sul tema del gioco d’azzardo. Per «riaccendere un faro su un argomento che spesso passa di moda, mentre la piaga nelle nostre città rimane», ha affermato in assise l’esponente della lista civica Antonelli.
«Non ci si rende conto dell’entità della problematica», ha osservato in riferimento al gioco d’azzardo patologico. Un disturbo del comportamento che rientra nell’area delle cosiddette “dipendenze senza sostanze”.
Una dipendenza, sottolinea Sabba, «che può colpire tutti: famiglie, persone singole e persone con disabilità. Gioco d’azzardo non significa solo casinò e roulette, ma anche macchinette e gratta e vinci».
Sabba ha scelto di fare questo intervento in sala consiliare proprio dopo aver assistito, qualche ora prima, alla scena di un concittadino che aveva speso una cifra importante acquistando un gratta e vinci dopo l’altro.
«Una piaga invisibile. A mio parere – dice il consigliere comunale – il governo dovrebbe dare una stretta, vietando l'esposizione dei gratta e vinci. La possibilità di una vincita immediata “fa gola” a chi ha queste problematiche».
A livello cittadino «non si può fare molto, i Comuni hanno le mani legate», afferma Sabba. Il quale, però, ha intenzione, d’intesa con l’assessore Paola Reguzzoni, di convocare una riunione - che si terrà nel giro di un mese - della commissione Servizi sociali, da lui presieduta, dedicata proprio al contrasto della ludopatia.
«Sarà l’occasione per capire come funziona il percorso di recupero di chi ha problemi di questo tipo – spiega Sabba –. Ma, lavorando tutti insieme, mi auguro che i consiglieri possano portare idee e proposte concrete. D’altra parte, questa è una tematica che certamente non può dividere».
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mercoledì 14 maggio
martedì 13 maggio