«C’è un’emergenza che va prontamente colmata. E, nel giro di un anno, si deve tornare a garantire una qualità di servizi degna della Lombardia e della nostra provincia».
Lo afferma con decisione Luca Ferrazzi, candidato alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio nella Lista Moratti Presidente, a proposito degli ospedali di Busto Arsizio e Gallarate.
Lo fa dopo aver letto della discussione in commissione a Busto sulla metropolitana leggera per collegare il nuovo ospedale che verrà realizzato in questo territorio.
«Mi sembrano discorsi surreali», osserva. Che lo hanno indotto a intervenire sul tema sebbene «in campagna elettorale avrei preferito evitare di parlare o fare polemiche sugli ospedali, perché è un argomento davvero delicato e sentito».
Parla degli ospedali attuali, più che di ospedale unico o nuovo poiché, secondo Ferrazzi, «troppo spesso la questione viene usata come un’arma di distrazione di massa. Se c’è qualche cosa che non va, si parla del progetto del nuovo ospedale. Il direttore generale ha parlato di razionalizzazione e riorganizzazione rispetto al nuovo ospedale».
«Faccio però sommessamente notare – osserva a tal proposito il capolista – che il nuovo ospedale verrà inaugurato fra dieci anni, quando probabilmente la metà dei medici e degli infermieri sarà andata in pensione e ne saranno arrivati altri».
Ferrazzi ritiene quindi opportuno concentrarsi sul presente: «Io credo fermamente che gli ospedali di Busto e Gallarate siano in uno stato di emergenza. Se esiste la famigerata eccellenza lombarda, nonostante la non programmazione istituzionale-regionale, è grazie al personale sanitario medico e paramedico, a cui però non possiamo chiedere l’impossibile. Chiamarli eroi forse è eccessivo, ma non ci andiamo lontano».
Il candidato della Lista Moratti si appella ai cittadini: «Bisogna difendere un patrimonio dei gallaratesi e dei bustocchi. Spero che dal 15 febbraio, al termine della campagna elettorale, si cerchi trasversalmente di risolvere urgentemente una situazione a dir poco problematica».
Aggiungendo che i «sindaci di Gallarate e di Busto mi sembrano molto “morbidi” rispetto a ciò che sta avvenendo. Sempre sommessamente, li invito a fare delle visite non annunciate negli ospedali per vedere la situazione dei pazienti e come devono lavorare i medici. Forse all’uscita avrebbero qualche difficoltà a parlare di eccellenza.
Qualche anno di esperienza ce l’ho: io ricordo altri sindaci, in altri tempi, fare interventi pesantissimi quando ad esempio un reparto perdeva qualche posto letto nel periodo agostano. Oggi non vedo questa mobilitazione».
Eppure «il diritto alla salute è un bene primario di tutti. La situazione non è degna della nostra provincia e della Lombardia e la responsabilità politica è chiara», sostiene Ferrazzi.
Che parla di «un’emergenza che va prontamente colmata. È vero che c’è una sofferenza regionale, che c’è il tema della mancanza di medici. Però medici e personale vanno attratti. Non si può pensare che vengano in strutture che stanno decadendo. Se c’è una situazione emergenziale, devono essere presi provvedimenti di emergenza e, nel giro di un anno, si deve tornare a garantire una qualità di servizi degna della Lombardia e di chi paga le tasse. Dobbiamo attrarre il personale. Va bene dire che arriverà il nuovo ospedale – conclude Luca Ferrazzi – ma per dieci anni le strutture esistenti devono garantire servizi all’avanguardia. È un obiettivo necessario e primario: le risposte vanno date oggi».