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Busto Arsizio | 19 gennaio 2023, 16:52

VIDEO. «Busto città sicura»

In occasione del patrono San Sebastiano la polizia locale ha tracciato un bilancio dell’attività svolta. Ancora tante le infrazioni per guida con il cellulare. In città 148 telecamere. Verrà rivista la sede dei Molini Marzoli, ampliata con cella di sicurezza e Control Room

VIDEO. «Busto città sicura»

Busto città sicura con tanti progetti di prevenzione e strumentazione di controllo. Questa l’immagine che il vicecomandante della polizia Maria Cristina Fossati accanto all’assessore Salvatore Loschiavo e al commissario Giuseppe Vaccarino ha voluto disegnare nella conferenza stampa dove si è tirato un bilancio dell’attività in vista di domani, il giorno del patrono San Sebastiano.

«Spesso la polizia locale – spiega Fossati – è vista come la polizia del divieto di sosta. Ma i 30mila divieti rappresentano una parte minoritaria di un lavoro più ampio e articolato. Il nostro lavoro è la sicurezza urbana che si compone di tanti ambiti, anche quello non secondario del lavoro all’interno delle scuole, dalle materne alle superiori, la cosiddetta educazione alla legalità per la prevenzione a sostanze stupefacenti e bevande alcoliche. Poi la polizia giudiziaria per la repressione dei reati, truffe assicurative, individuazione di responsabili di incidenti stradali che si sono dati alla fuga (62)».

Report attività

I numeri comunque sono eloquenti. Da rilevare le 675 infrazioni scattate per la guida con i cellulari, i 3158 verbali per il superamento dei limiti di velocità, 2442 per sosta irregolare, 27 per guida in stato di ebbrezza, 56 per guida senza patente e 360 per i veicoli sprovvisti di assicurazione. Accanto a questi numeri vanno segnalati anche 34 multe per omissione di soccorso e 489 per la guida senza cinture.

Mentre dall’analisi delle 894 violazioni totali accertate dopo un incidente, la maggior parte è dovuto a guida disattenta e incauta: 202 per mancata precedenza e 187 perdita di controllo del veicolo. Nel 2022 il personale bustese è intervenuto su 62 incidenti a seguito dei quali il responsabile si è dato alla fuga, di cui 46 con danni alle sole cose e 16 con feriti, tra cui 37 risolti con il rintraccio del responsabile.

Di particolare rilievo risulta anche l’attività di polizia giudiziaria: sono 75 le comunicazioni sui reati inoltrate in tribunale.

Progetti mirati

«Nel 2022 – ha chiarito Fossati – rilevanti anche i progetti mirati su tre ambiti che hanno visto il nostro comando operare in modo intercomunale con il Protocollo Malpensa per il quale sono stati impiegati 4 ufficiali e 12 agenti impegnati sul territorio di Malpensa insieme a Gallarate, Ferno, Vizzola Ticino e Varese. Poi il progetto “Stazioni sicure” sollecitato da Regione e prefetto per il controllo delle stazioni che necessitano di un monitoraggio costante e presenze assidue. Abbiamo operato anche a Caronno Pertusella. Non ultimo, il progetto del ministero dell’Interno con Legnano per contrastare l’uso di stupefacenti. D’altra parte è importante avere uno sguardo anche a quello che sta attorno».

Sicurezza viabilistica

«È stato un anno impegnativo per il nostro ufficio – ha spiegato il commissario Giuseppe Vaccarino – Stiamo lavorando con i “mobility manager” aziendali e scolastici per comprendere ed elaborare interventi specifici per incentivare i comportamenti virtuosi: la maggior parte del traffico urbano riguarda gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola. Abbiamo attivato una piattaforma per questi dati e stiamo attivando un’app per i comportamenti virtuosi. Da ricordare anche i 30 parcheggi rosa riservati alle donne in gravidanza».

Control Room e prevenzione

Ne ha parlato l’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo che ha centrato l’intervento su “una coperta troppo corta” che però è controbilanciata da una gestione efficiente. «Devo davvero ringraziare la polizia locale – ha voluto precisare – per l’attività impressionante svolta, nonostante un organico in forte sofferenza. Vogliamo dare un’immagine di città sicura, ma dobbiamo fare i conti con una percezione soggettiva della sicurezza».

Ha poi chiarito come la sicurezza sia sinonimo di sviluppo economico, qualità della vita, godimento di spazi pubblici, migliori rapporti sociali. «Dobbiamo lavorare su politiche tese al miglioramento della sicurezza urbana – ha proseguito – La polizia locale è cresciuta anche sul profilo investigativo. Lavoreremo sulla prevenzione che significa “administration” (risorse economiche e umane), “Investigation e intelligence” con un enorme raccolta di dati e anche “Organization”, “Urbanization” e “smart security” con il ricorso a nuove tecnologie.

Una sede più ampia

Proprio per far fronte alle nuove tecnologie la Polizia di Busto necessita di ulteriori spazi. In previsione, l’ampliamento della sede dei Molini Marzoli che sarà ingrandita con una cella di sicurezza, rivisitazione dei locali, del front-office e la costruzione di una “Control Room” ossia una sala con monitor destinata al controllo. «Stiamo parlando di una città frizzante – ha voluto precisare l’assessore – con tanti progetti in ballo. Inseriremo una “Control Room”, un insieme organico più ampio per il controllo della città e la prevenzione. Voglio sottolineare che a Busto le 84 telecamere funzionano perfettamente. A queste ne vanno aggiunte 15 legate al sistema e ne verranno collocate altre 49. Insomma una città con 148 telecamere non è un dato indifferente».

C’è di più: i controlli con video-analisi per individuare la presenza di armi e software che interagiscono su tutta la sorveglianza. Infine la collaborazione. «La sicurezza – ha concluso Loschiavo – non la fanno solo le istituzioni, ma va fatta tutti insieme. Le segnalazioni non si fanno sui social, ma telefonando alla centrale operativa».

Verso il futuro

Insomma la polizia non deve essere vista come un’istituzioni che fa cassa. Lo ha voluto chiarire la presidente del consiglio comunale Laura Rogora: «Oggi in questa conferenza abbiamo offerto un’immagine di tutta l’attività notevole. Non posso fare altro che ringraziare per l’operato e la passione, verso una visione volta al futuro».

Laura Vignati

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