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Politica | 18 novembre 2022, 11:44

Regionali, Corbo (Pd): «Majorino figura autorevole, ma le primarie erano auspicabili»

«Finalmente si è arrivati a una candidatura, anche se prima si deve esprimere l’assemblea regionale che è “sovrana”», dice il segretario provinciale varesino del Pd. Raccontando di aver raccolto nelle ultime settimane «l’auspicio che si arrivasse a un nome attraverso le primarie»

Regionali, Corbo (Pd): «Majorino figura autorevole, ma le primarie erano auspicabili»

Il centrosinistra lombardo punta sull’eurodeputato ed ex assessore milanese del Partito Democratico Pierfrancesco Majorino per la corsa al Pirellone.
«Finalmente si è arrivati a una candidatura da sottoporre all’assemblea regionale. Non potevamo indugiare oltre», commenta il segretario provinciale del Pd varesino Giovanni Corbo.

Che però aggiunge subito: «Chiaramente, per la natura stessa del Partito Democratico che prevede le primarie nel proprio statuto, sarebbe stato auspicabile – ma questo già diversi mesi fa – che il nostro candidato presidente venisse scelto con questo strumento partecipativo».

C’è del rammarico, dunque, in una parte dei dem? «Da segretario provinciale – spiega Corbo – ho raccolto in queste settimane l’auspicio che si arrivasse a una candidatura attraverso le primarie. Non parlo di rammarico ma, ripeto, noi abbiamo questo strumento che, soprattutto qualche mese fa, poteva essere valido».

Anche perché in campo c’era già un altro nome, quello dell’assessore di Milano Pierfrancesco Maran.
Anche il consigliere regionale Samuele Astuti ha insistito più volte sulla necessità di puntare sulle primarie (leggi qui). Mentre dalla sezione cittadina di Varese – per voce del segretario Luca Carignola – erano emerse perplessità sulla possibilità di indirle una settimana prima di Natale (leggi qui).

Di fatto, salvo soprese, sarà l’eurodeputato a sfidare Attilio Fontana e Letizia Moratti. Anche se Corbo ricorda che «sulla candidatura emersa dal tavolo di coalizione si deve esprimere l’assemblea regionale che è “sovrana”».

A proposito di Majorino, il segretario provinciale dem parla di «una figura sicuramente autorevole. L’auspicio è che la sua candidatura possa aggregare una coalizione quanto più ampia possibile, che coinvolga sia le formazioni politiche con cui abbiamo instaurato un tavolo, sia la parte civica che si può riconoscere in questo progetto».

Il nome di Majorino è emerso dal confronto tra Pd, +Europa, Sinistra Italiana, Verdi e alcuni civici.
Sono loro al momento a comporre la coalizione chiamata confrontarsi col governatore uscente Fontana e la sua ex vice Moratti.
La sfida al centrodestra, in Lombardia, è tradizionalmente molto complicata: «Nessuno ha la sfera di cristallo – sostiene Corbo –. La situazione è totalmente nuova per due aspetti: innanzitutto il fronte del centrodestra si presenta diviso, con due candidature. E in secondo luogo non c’è la coincidenza tra elezioni regionali e politiche, che per noi qui è un po’ penalizzante. Avendo la possibilità di esprimere candidature a consigliere regionale, c’è una componente territoriale che possiamo gestire bene a nostro favore».

Riccardo Canetta

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