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Politica | 01 luglio 2025, 12:31

Malpensa, Caruso: «Taxi abusivi tollerati da anni, aeroporto ridotto a zona franca. Ora basta»

«L’abusivismo danneggia i tassisti regolari, inganna i viaggiatori, scredita il territorio. È ora di smetterla di voltarsi dall’altra parte», dice il vicecoordinatore provinciale di Fratelli d’Italia a Varese e presidente del circolo gallaratese

Malpensa, Caruso: «Taxi abusivi tollerati da anni, aeroporto ridotto a zona franca. Ora basta»

«A Malpensa il problema dei taxi abusivi è noto da anni. Ma per troppo tempo è stato ignorato, minimizzato o – peggio – tollerato. Una vergogna che Fratelli d’Italia denuncia da sempre. Già nella mia precedente esperienza amministrativa, come assessore alla Sicurezza del Comune di Gallarate, avevo promosso più volte iniziative per contrastare questo fenomeno. Oggi lo ribadisco con forza: Malpensa non può più essere terra di nessuno».

Lo dichiara in una nota Francesca Caruso, vicecoordinatore provinciale di Fratelli d’Italia a Varese e presidente del circolo gallaratese, intervenendo sulla presenza massiccia e impunita di conducenti abusivi nei pressi dello scalo varesino. Un fenomeno riacceso dai recenti fatti di cronaca: nelle scorse notti alcuni turisti in arrivo da Tbilisi sarebbero stati accerchiati da abusivi presso il Terminal 2. Si sono quindi registrati momenti di tensione e scontri tra tassisti regolari e irregolari che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

«È inaccettabile – aggiunge – che un aeroporto strategico venga lasciato ostaggio dell’illegalità, nel silenzio di chi dovrebbe vigilare. L’abusivismo danneggia i tassisti regolari, inganna i viaggiatori, scredita il territorio. È ora di smetterla di voltarsi dall’altra parte».

E incalza: «Non si può parlare di rispetto del lavoro e poi chiudere gli occhi davanti a chi opera fuori da ogni regola. Non si può difendere la legalità a targhe alterne. Fratelli d’Italia non accetta doppi standard. Quanto accaduto in questi giorni non ci stupisce: è il frutto di anni di silenzi, di buonismo ideologico, di “zone franche” tollerate in nome di un’integrazione rimasta solo sulla carta».

«Continueremo – conclude Caruso – a fare la nostra parte, come sempre. Ma ora serve un cambio di passo, netto e deciso, sia a livello locale che nazionale. Chi tace o tergiversa si assume una responsabilità politica grave. Noi no. Noi stiamo dalla parte della legalità, del lavoro onesto e della dignità dei cittadini».

c.s.

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