«L'estate appena trascorsa è stata terribile dal punto di vista climatico, anche a Fagnano. Ormai ci stiamo (purtroppo) abituando a sempre nuovi record di temperature e siccità, ad eventi meteorologici estremi. Le ragioni di questo cambiamento climatico repentino ha un solo responsabile: l'uomo con le sue azioni sull'ambiente». Ecco la premessa del capogruppo di Solidarietà e Progresso, Paolo Carlesso, che porta alla luce una analisi condotta volontariamente dal gruppo di opposizione fagnanese: una raccolta oggettiva di dati rin merito al patrimonio arboreo presente nei parchi e nei viali comunali. Ed il “saldo” è nettamente «negativo» a detta del gruppo e secondo i rilevamenti effettuati.
La nota.
«Questa è una premessa doverosa per inquadrare un tema che ha dei risvolti importanti anche localmente, nel territorio di Fagnano Olona. Grazie alla collaborazione di alcuni volontari abbiamo cercato di raccogliere dati oggettivi in merito al patrimonio arboreo presente nei parchi e nei viali comunali, al fine di verificare gli effetti di tali cambiamenti sulle piante.
L’analisi condotta si è limitata all’aspetto degli alberi e pertanto non possiamo sapere se, quelli rilevati come “secchi” siano effettivamente morti o possano in futuro riprendere a vegetare. Ad ogni modo la situazione rilevata resta drammatica: numerose sono le piante secche od in estrema sofferenza.
Tra i parchi quello intitolato a Rita Levi Montalcini è quello che presenta la situazione più grave: abbiamo contato tra i 25 e i 30 elementi, tra alberi e arbusti, secchi o in estrema sofferenza e tante anche prive di manutenzione e soffocate dai rampicanti.
Agli alberi dei parchi vanno poi aggiunti gli alberi abbattuti per varie ragioni: per questioni di sicurezza, per far posto a progetti fortemente contestati dal punto di vista ambientale (si ricordano gli 11 alberi abbattuti del parco delle rimembranze per far spazio al campo di calcio). Il tiglio di via Saibene, e quello sulla Costiola.
Anche l'abete addobbato per il Natale scorso non è sopravvissuto alla messa in vaso per le festività e alla successiva messa a dimora (a danni ormai fatti).
Alla fine la somma (negativa) parla di 54 esemplari tra alberi (anche secolari) e arbusti.
Preso atto che proprio gli alberi possono essere uno dei rimedi al cambiamento climatico grazie all’efficacia nella riduzione della CO2 e nella mitigazione dell'irraggiamento sul terreno (riducendo gli effetti della siccità), chiediamo a questa amministrazione comunale di dare evidenza di cosa si stia facendo su questo tema.Al momento mancano ancora le dovute compensazioni per l'abbattimento degli alberi di fronte al cimitero, cosi come per tutti gli altri gli impegni presi in consiglio comunale, anche riguardo al Parco Rita Levi Montalcini.
Non ci aspettiamo che gli attuali amministratori diventino ambientalisti dall'oggi al domani, ma riteniamo un obbligo rispettare gli impegni minimi presi su questo tema, iniziando dallo stanziamento di una minimamente adeguata voce a bilancio».