Anche la Stella Alpina realizzata dal gruppo Alpini di Olgiate Olona è stata parte delle celebrazioni della 96ª Adunata Nazionale Alpini, che si è svolta lo scorso fine settimana a Biella.
Accompagnata da una delegazione di penne nere olgiatesi, infatti, la Stella che contiene le reliquie dei principali santi e beati legati al mondo alpino è stata esposta, insieme al Labaro Nazionale degli Alpini, sull’altare durante la Santa Messa Solenne celebrata dal vescovo di Biella, monsignor Roberto Farinella.
«Vedere la Stella esposta durante la funzione – racconta il capogruppo olgiatese Stefano Pavesi – è stato molto bello, del resto noi la portiamo a questi eventi perché crediamo che le reliquie contenute al suo interno rappresentino persone che sono molto importanti per gli Alpini, e per questo devono essere presenti in questi momenti così significativi per tutti noi.
Per questo ci ha fatto piacere che un cerimoniere dell’ANA ne spiegasse la natura, e che il Vescovo la citasse alla fine della cerimonia, perché in questo modo si tramanda la memoria di questi personaggi che sono così legati alla nostra storia e che, grazie a questo reliquiario, rappresentano un po’ il punto di contatto tra le celebrazioni più “secolari” e quelle religiose».
La Stella Alpina olgiatese, infatti, ospita San Maurizio, patrono degli Alpini, San Giovanni XXIII, patrono dell'Esercito Italiano, Beato Fratel Luigi Bordino, Beato don Carlo Gnocchi, Beato Teresio Olivelli, Beato don Secondo Pollo e, al centro, una reliquia della Santa Croce, riunendo al suo interno tutti coloro il cui esempio di fede e di abnegazione per il prossimo guida ancora oggi tutte le penne nere.
Le Penne Nere olgiatesi, poi, hanno partecipato all’Adunata insieme ai rappresentanti dei gruppi della Zona 10 della Sezione ANA di Varese, vivendo un’esperienza che, come spesso avviene in questi casi, si è trasformata in un bellissimo ricordo da portare a casa con sé e da cui trarre forza per portare avanti tutti i progetti che saranno realizzati nei prossimi mesi.
«Il Santo Padre si è ricordato di noi, nonostante il poco tempo trascorso dalla sua elezione, mandando la Benedizione Apostolica per l’Adunata e contattando personalmente il Vescovo di Biella – conclude Pavesi – e devo ammettere che per tutti noi è stato un gesto molto significativo, che non scorderemo.
Così come non scorderemo l’accoglienza della città e dei suoi abitanti; mentre marciavamo tantissime persone, anche straniere, ci hanno applaudito e fatto sentire il loro affetto, e i bimbi, issati sulle transenne per vedere meglio lo spettacolo, allungavano le mani per darci il cinque.
Tutto questo ci ha scaldato il cuore e ci ha dato la carica per tornare a casa e proseguire il nostro cammino, fatto di impegno e di lavoro per gli altri».