Arquà Polesine ha vissuto una giornata memorabile che sarà ricordata nel tempo. La consegna della reliquia del Beato Papa Luciani donata al Polesine, cerimonia voluta ed organizzata dalla Libera Associazione Culturale “Polesani”, in collaborazione con il Comune di Arquà Polesine, la Parrocchia S. Andrea e il Centro Studi Etnografici “Vittorino Vicentini”.
Sabato 24 settembre presso il Teatro parrocchiale don Licio Boldrin, davanti a un numeroso pubblico, ha tracciato un dettagliato ritratto di Papa Luciani per certi versi inedito. Domenica 25 alle 10.30 ha avuto inizio la cerimonia per la consegna della reliquia.
Reliquia posizionata in un prezioso contenitore frutto del lavoro di diversi artigiani della provincia varesina, trattasi di una pagina proveniente dal breviario del Beato. Reliquario portato all’altare dal Coordinatore dei “Polesani” Luigi Roberto Barion, dal Sindaco di Arquà Polesine Chiara Turolla, da Chiara Beatrice Vicentini e consegnato nelle mani del Vescovo di Adria-Rovigo Monsignor Pierantonio Pavanello. Durante l’omelia il Vescovo ha sottolineato l’importanza di poter avere in terra del Polesine questa preziosa testimonianza.
Alla cerimonia, la chiesa gremita, erano presenti molte autorità a partire da: Prefetto Clemente di Nuzzo, Questore Giovanni Battista Scali, Col. Emilio Mazza Comandante dei Carabinieri, Col. Antonio Morelli della Guardia di Finanza, Presidente della Provincia Enrico Ferrarese, Sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo, Assessore di Adria Matteo Stoppa, rappresentanti di varie Associazioni.
Al termine del rito lo stesso Coordinatore ha voluto ringraziare quanti hanno contribuito a questa cerimonia. Un grazie alle autorità presenti, all’Arma dei carabinieri che ha voluto onorare la cerimonia con la presenza di due carabinieri in alta uniforme. Pomeriggio, ore 15:30, nella chiesa parrocchiale un concerto violino-organo dei maestri Emanuele Ferrante e Emanuele Marchi, molto applaudito.
A conclusione della giornata il Coordinatore si è detto particolarmente soddisfatto unico rammarico, causa tornata elettorale, solo pochi polesani piemontesi e lombardi hanno potuto partecipare all’iniziativa.