Il Teatro delle Arti torna. Cerca l’abbraccio del suo pubblico e della sua città. Dopo un lungo periodo segnato dalla pandemia e dolorosi addii, a don Alberto Dell’Orto e a Luciana Zaro. Presentazione degli spettacoli 2022 – 2023, nella sala di via Don Minzoni. Stagione 54 con grandi nomi, in sei appuntamenti, e ricca proposta per bambini e scuole. Padrone di casa, monsignor Riccardo Festa: «Riapriamo a un pubblico che don Alberto ha educato alla qualità, riapriamo a persone che la qualità la sanno apprezzare. Anche grazie a tanti volontari che hanno fatto esperienza». Un volontariato che sconfina nella professionalità.
Per portare a Gallarate “Il marito invisibile” (Edoardo Erba, con Maria Amelia Monti e Marina Massironi), “La vita davanti a sé” (Romain Gary, con Silvio Orlando), “La corsa dietro il vento” (di e con Gioele Dix), “La Maria Brasca” (di Giovanni Testori, prima nazionale, regia di Andrée Ruth Shammah), “Il figlio” (con Cesare Bocci, Galatea Ranzi, Giulio Pranno), “Oblivion rapsody”, con, ovviamente, gli Oblivion.
«Speriamo – ha auspicato Elena Balconi – di avere imboccato la strada verso la normalità, dopo il Covid e l’addio a don Alberto e a Luciana Zaro, a “Treccia”. Sei spettacoli, non otto come in passato, ma nulla evita che si possa aggiungere altro. Opere in più a cui si possa assistere non necessariamente a teatro».
Oltre agli spettacoli della stagione principale, il Teatro delle Arti presenta una ricca rassegna pomeridiana per bambini e famiglie. Partenza vicinissima: si inizia sabato 1 ottobre, festa dei nonni, con “Oggi, fuga a quattro mani per nonna e bambino”. Sei spettacoli, fino a marzo, mentre sono quattro le proposte di matinèe per le scuole: “Le canzoni di Rodari” (primarie), “Storia di un no” (vincitore del premio Eolo 2022 “Migliore spettacolo per ragazzi”, nella Giornata contro la violenza di genere – Secondarie di primo grado e e primo ciclo delle secondarie di secondo grado), “Una mosca su Amleto” e “Nascondino” (per il secondo ciclo delle secondarie di secondo grado).
«Gli spettacoli per i bambini – la sottolineatura di Giulia Provasoli, referente della Scuola di teatro del Delle Arti – partono quasi subito, il primo ottobre. Li consiglio anche agli adulti, per la cura dei dettagli e i messaggi». Richiamo, commosso, a un distacco recente e inaspettato: «Ci sarà una borsa di studio intitolata a Luciana Zaro, a “Treccia”. Ci portiamo dietro anche il suo sguardo».
Claudia Mazzetti, assessore alle Attività formative: «Ereditiamo, da don Alberto, un compito difficilissimo, uscendo da un periodo altrettanto difficile. Ma forse riusciremo davvero a riprenderci un po’ di libertà, anche grazie all’istituzione teatrale più longeva della provincia. Mi complimento anche per i progetti proposti alle scuole. Ricordo quando, da studentessa, si andava al teatro delle Arti per imparare qualcosa».
Riconoscimento finale per i volontari di Elena Balconi: «Il nostro teatro si basa su di loro. E il nostro teatro deve essere vissuto da tutti come casa». Informazioni su biglietti e abbonamenti sul sito del Delle Arti. Su il sipario.