Pochi giorni dopo il dibattito promosso da Politics Hub, a Busto Arsizio è andato in scena un nuovo confronto fra candidati alle elezioni politiche.
Questa volta a organizzarlo è stata l’associazione culturale PoliticaMente, fondata dall’assessore Salvatore Loschiavo.
A dieci giorni dal voto, sul palco della sala Tramogge dei Molini Marzoli si sono confrontati Alessandro Alfieri, senatore uscente del Pd, oggi capolista per il centrosinistra a Palazzo Madama; il senatore leghista Stefano Candiani, candidato alla Camera col centrodestra; Gigi Farioli, ex sindaco di Busto Arsizio in corsa per la Camera nella lista di Azione-Italia Viva; Massimo Zanello, ex assessore regionale, candidato al Senato da Italexit di Gianluigi Paragone.; Claudio Zocco, aspirante senatore del Movimento 5 Stelle.
Al centro del dibattito, tasse, sicurezza, caro energia e Pnrr.
Tasse
Primo tema: le tasse. «Non servono voli pindarici – ha esordito Farioli –. Occorre concentrarsi sulla decontribuzione per i giovani e semplificare il fisco, da utilizzare come leva per incentivare pari opportunità fra generi e generazioni. No a patrimoniale e ulteriori tasse di successione».
Zocco si è detto contrario alla flat tax: «Non viene adottata in quasi nessun paese del mondo. Farebbe aumentare le disuguaglianze, pesando sui costi dello stato. E non è una soluzione per contrastare l’evasione fiscale. Meglio cancellare l’Irap e ridurre il cuneo fiscale».
No alla flat tax anche da parte di Alfieri: «Quella completa costa 60 miliardi, quanto tutto il sistema dell’istruzione pubblica. Cerchiamo di essere seri». Il Pd propone «una riforma fiscale che si basi sulla progressività: chi ha di più deve dare di più, chi ha meno deve dare di meno, chi non ha deve essere supportato. Noi siamo per abbassare le aliquote dei redditi medi e medio-bassi».
La flat tax è invece nel programma del centrodestra: «Per le coperture occorrono nove miliardi, che equivalgono al reddito di cittadinanza – ha affermato Candiani –. Se si è potuto fare quello, si può introdurre anche flat tax, facendo anche emergere il sommerso. Il governo Conte I aveva avviato un primo step per le partite Iva, noi volgiamo ampliare lo scaglione».
«Quello attuale è un sistema fiscale altamente ingiusto – ha osservato Zanello –. Lo Stato sta approfittando della crisi energetica, attraverso l’extragettito delle bollette e l’extraprofitto delle società statali. La riforma deve essere radicale, con regole nuove e precise».
Sicurezza e immigrazione
«Serve la certezza pena – ha detto Candiani a proposito di sicurezza e immigrazione –. Bisogna distinguere in maniera chiara e netta chi ha il diritto di venire qui a chi è oggetto di commercio di essere umani per opera dagli scafisti. Gli immigrati clandestini comportano una spesa di un miliardo e mezzo all’anno. Con Salvini ministro abbiamo fatto rispettare le regole».
«Candiani si è dimenticato di dire che Lamorgese è il “suo” ministro – l’affondo di Zanello –. Siete al governo insieme e vi dovete assumere tutte le responsabilità. Per questo il nostro slogan è “io non dimentico”. Finora sono state messe delle regole ma non sono state fatte rispettare. Questo paese deve tornare ad avere delle frontiere vere. Se hai pagato un criminale per entrare in Italia, stai fuori».
Zocco si è concentrato sulla lotta alla criminalità organizzata: «Noi mettiamo la legalità come principio ispiratore della nostra azione. Nelle nostre liste candidato come Scarpinato, che era nel pool antimafia come Falcone e Borsellino».
«Le infiltrazioni riguardano anche il nostro territorio – ha aggiunto Alfieri –. È una battaglia che non possiamo appaltare solo a giudici a forze ordine». E poi: «Bisogna contrastare l’immigrazione clandestina, ma chi rischia di annegare in mezzo al mare si salva. E sulla gestione dei flussi immigratori serve un ragionamento serio sui bisogni su sostegno al sistema del welfare e sul bisogno di nuove forze di lavoro».
«Mai come in un periodo come questo, con la grande opportunità del Pnrr, occorre a tutti i livelli una particolare attenzione», l’appello di Farioli. Sull’immigrazione: «Fuor di dubbio che un clandestino non deve essere ammesso, ma non servono decreti sicurezza fallimentari. E si deve aprire a chi fugge dalle guerre».
Energia
Caldissimo il tema dell’energia. Zanello: «La Germania paga il gas meno dell’Italia. C’è qualcuno che sta speculando – ha detto il candidato di Italia Viva –. Le sanzioni stanno arricchendo la Russia e noi stiamo danneggiando le nostre piccole e medie imprese».
«Mi fa ridere che chi ha detto a Draghi di andare a casa ora si aspetti che risolva il problema – ha obiettato Farioli –. Mi fa ridere che chi ha detto no trivelle ore vuole i rigassificatori. Occorre un piano energetico immediato. Inseriamo rinnovabili e anche nucleare».
Per il leghista Candiani è necessaria «una seria politica energetica fatta con dei mix, incentivando la tutela dell’ambiente. E pensando pragmaticamente a tutte le forme di energia, compreso il nucleare. Le sanzioni sono giuste le sanzioni, ma con un meccanismo di mutuo soccorso».
«Non è vero che le sanzioni non stanno funzionando – ha insistito Alfieri –. Il mondo occidentale ha preso una posizione molto netta. Allo stesso tempo occorrono meccanismi di compensazione. Le risorse sono state messe a bilancio; verificheremo che vengano rispettate».
Anche secondo il 5 Stelle Zocco «le sanzioni devono essere mantenute. Conte aveva suggerito di costituire un energy recovery fund. Nell’immediato si può sganciare prezzo energia elettrica dal prezzo del gas».
Pnrr
Ultima domanda, prima dell’appello al voto, dedicata al Pnrr: si può modificare? Per Alfieri «si tratta di una grande conquista, necessaria per uscire dalla pandemia ma anche per risolvere, con riforme importanti, problemi atavici del nostro paese. Dal punto di vista dell’energia occorrono soldi in più. Ed è fondamentale la battaglia da fare fino in fondo sul prezzo del gas».
«Difficile dimostrare che l’attuale piano non possa essere realizzato. Io non credo che andrebbe modificato. Se spostiamo fondi rischiamo di non raggiungere gli obiettivi», il timore di Zocco.
Prudente anche Farioli: «Stiamo giocando col fuoco. Solo lasciare intendere che si vuole far saltare anche in minima parte il Pnrr significa scottarsi e mettere in dubbio quel progetto di rivoluzione del sistema Italia».
Diverso il tenore dell’intervento di Zanello: «Col Pnrr è accresciuto il nostro indebitamento. Lo pagheremo noi alle regole che sceglieranno lorsignori. Abbiamo ceduto sovranità. È l’ennesimo cavallo di Troia, basta con questa retorica».
«122 miliardi vanno restituiti – ha messo in guardia Candiani –. Attenzione: abbiamo una grande opportunità ma anche un’altrettanto grande responsabilità. In maniera pragmatica, il futuro governo dovrà mettersi al tavolo di Bruxelles per adeguare il Pnrr alla situazione attuale. Quei fondi devono trasformarsi in crescita economica».