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Politica | 16 settembre 2022, 19:32

Dl aiuti, Italia Viva: «Bene che finalmente si pensi anche al Terzo settore, ma misure ancora insufficienti»

La nota delle deputate Maria Chiara Gadda e Lisa Noja: «Dai primi dettagli del decreto che in queste ore stanno trapelando, ci sembra ci siano ancora delle criticità»

L'onorevole Maria Chiara Gadda

L'onorevole Maria Chiara Gadda

«Che il Governo Draghi abbia oggi varato il terzo decreto Aiuti per sostenere ulteriormente le imprese e le famiglie in difficoltà a causa della crisi energetica, è certamente un’ottima notizia, così come valutiamo positivamente il fatto che finalmente, anche a seguito di numerosi appelli da noi rilanciati, si sia finalmente deciso di occuparsi della crisi che sta investendo il Terzo settore.
Tuttavia, dai primi dettagli del decreto che in queste ore stanno trapelando, ci sembra ci siano ancora delle criticità.
In primo luogo, il fondo per gli enti che erogano servizi residenziali, semiresidenziali e  domiciliari in favore delle persone con disabilità appare insufficiente, parliamo di 120 milioni, mentre non è ancora chiara l’entità delle risorse stanziate per le altre realtà del Terzo Settore.
In secondo luogo, ci rammarica constatare che parte delle coperture sarebbero attinte dal Fondo istituito per l’attuazione della Legge Delega sulla Disabilità».
Così in una nota le deputate di Italia Viva Maria Chiara Gadda e Lisa Noja, entrambe candidate alle prossime politiche per il Polo Azione-Italia Viva con Calenda.

«Peraltro, ancora una volta non sembrano previste misure di sostegno specifiche per le persone con disabilità o che comunque, a causa di patologie, devono utilizzare a casa ausili o strumentazioni elettriche, come le carrozzine elettroniche, i respiratori, i ventilatori polmonari. Questi comportano un consumo di energia incomprimibile, trattandosi di strumenti salvavita o comunque essenziali per la quotidianità.
Apprezziamo quindi lo sforzo del Governo, ma in tutta onestà questo non ci appare sufficiente né nella quantità, né nella platea individuata e su questo ci saremmo aspettati un maggiore impegno da parte dei dicasteri coinvolti, primo fra tutti quello del Ministro Orlando, che ha la delega sul Terzo Settore e per le politiche sociali, e del Ministro Speranza, cui per primo spetta la tutela dei malati con patologie croniche invalidanti», concludono Gadda e Noja.

I.P.E.

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