Che Gallarate e Busto Arsizio siano “gemelle diverse” è fatto noto. Così simili, così vicine, così distanti. Lo conferma la classifica dei cognomi. A Busto, a distinguere ceppi e famiglie, abbondano i soprannomi, rigorosamente in dialetto. Prendono spunto dai luoghi di residenza, dai patriarchi, da caratteristiche fisiche, dalle occupazioni. Gallarate, in questo, è morigerata. A dir poco.
Quali sono i cognomi più diffusi nella città dei due galli? Sul sito “Cognomix” è possibile verificare. Ecco qui. Al primo posto, immancabile, c’è Colombo, con 251 occorrenze. Stessa medaglia d’oro a Busto che, alla voce, tocca quota 770 (si tenga presente la diversa entità delle rispettive popolazioni). Poi iniziano i distinguo. Il podio bustocco è completato da Crespi e Gallazzi, quello gallaratese da Macchi (142) e Milani (106). Fuori dai primi tre, per pochissimo, Bossi (104), leggermente distanziati Rossi e Puricelli.
Completano la top ten gallaratese Galli, Mazzucchelli, Pozzi, Crespi. Sopra la quota delle 50 occorrenze anche Turri, Bardelli, Cattaneo, Minoli. Che la classifica sia indicativa, lo dimostra la voce “Immobiliare”, sarebbe il 15esimo cognome più diffuso in città. Ma tant’è, il resto, più o meno, torna, almeno a livello intuitivo. Completano la lista dei 20 cognomi più diffusi Ferrario, Luoni, Scandroglio, Bianchi, Castiglioni.
E a livello provinciale? Di nuovo Colombo in vetta (3.694), seguito da Bianchi (1.593) e Macchi (1467). Poi, sopra quota mille, Rossi, Castiglioni e Ferrario.
Curiosità: i sindaci di Gallarate con un cognome fra i più diffusi appartengono a un passato abbastanza remoto. Giorgio Colombo ha amministrato dal 1951 al 1956. Poi bisogna risalire ad anni tumultuosi e complessi: Angelo Bianchi (1943-44, commissario prefettizio), Franco Puricelli Guerra (commissario prefettizio e podestà, fra gli anni Trenta e Quaranta). Infine, Mario Colombo (1923 – 1926), Cesare Macchi (facente funzioni, 1904). Del XIX secolo i mandati di Enrico Mazzucchelli e Pietro Macchi.