«A Varese il primo partito è e deve rimanere la Lega». Suona la carica il referente provinciale Stefano Gualandris al termine della presentazione della squadra in corsa alle elezioni politiche del 25 settembre.
Dopo l’incontro in centro a Busto Arsizio di ieri pomeriggio – senza il leader Matteo Salvini, bloccato a Lampedusa da un ritardo dell’aereo ma atteso nel territorio domenica 11 settembre – la Lega ha presentato oggi a Varese i candidati a Camera e Senato.
Nella sede di piazza del Podestà (alla presenza dell'eurodeputata Isabella Tovaglieri e dei consiglieri regionali Emanuele Monti e Marco Colombo), è stato proprio Gualandris a introdurre la squadra. Portando innanzitutto i saluti di Umberto Bossi, capolista al proporzionale per la Camera, assente ma ritratto nelle numerose foto appese alle pareti insieme ai manifesti degli albori.
E Stefano Candiani, senatore ora in corsa per Montecitorio nel collegio uninominale di Busto Arsizio, ha voluto proprio sottolineare l’importanza simbolica del luogo scelto per la presentazione della squadra: «Ricordo un vecchio manifesto che diceva “La Lega non ti abbandona mai”. È sempre stato così, nel segno della concretezza». E a proposito di concretezza, Candiani si è soffermato sui temi di cui si è occupato, dalla finanza degli enti locali all’agricoltura prealpina alla sicurezza. Senza dimenticare l’autonomia. «E abbiamo sempre lavorato facendo gioco di squadra», ha precisato.
Anche Massimiliano Romeo, candidato al Senato nel collegio uninominale di Varese, ha rimarcato il concetto della squadra: «In un momento come questo occorre mettere in campo il meglio della classe dirigente che si ha a disposizione». E da brianzolo ha sottolineato che «la provincia da cui provengo è famosa come quella di Varese per il proprio importante tessuto produttivo. Questo tema è una nostra priorità, insieme all’autonomia».
Matteo Bianchi corre per la riconferma alla Camera nel collegio plurinominale insieme a Simona Bordonali e Manuela Maffioli. «Mi considero un amministratore locale prestato alla politica nazionale – ha affermato –. Il mio bagaglio di esperienze testimonia che il nostro movimento ha sempre investito sulle persone radicate nel territorio». E gli argomenti toccati da Bianchi sono proprio peculiari della provincia di Varese: frontalierismo e difficoltà per le nostre imprese a trovare manodopera adeguata, attenzione all’aeroporto di Milano Malpensa, revisione del testo unico degli enti locali: «La Lega è il partito dei sindaci. Dobbiamo proteggere le amministrazioni locali».
Di sanità intende continuare a occuparsi Maria Cristina Cantù, capolista al proporzionale del Senato Lombardia 1. «La sanità del futuro deve essere più giusta, sostenibile e meno sprecona – ha sottolineato la senatrice –. Agendo in prevenzione prima ancora che in cura. Su questo tema, nel nostro programma, non ci sono tanti punti, perché vogliamo realizzarli tutti e bene. Investendo in capitale umano, tecnologie e formazione».
Paolo Arrigoni, a sua volta in corsa al plurinominale per Palazzo Madama, nel suo secondo mandato da senatore si è occupato in commissione ambiente di «rifiuti, economia circolare, sistema idrico, ricostruzione post terremoto». Rivendicando come «l’idroelettrico sia diventato la prima vera forma di autonomia», si è poi soffermato sull'energia. «Servono proposte per rimuovere le criticità del nostro sistema energetico. La Lega non pensa solo a interventi emergenziali, ma anche strutturali». E guardando avanti, «occorre riaprire un dibattito serio e senza pregiudizi sul nucleare».
Nel listino del proporzionale per il Senato ci sono anche Daisy Pirovano e Giuseppe Valditara. Quest’ultimo, senatore e docente universitario, ideatore del think tank “L’Italia che vogliamo”, si è concentrato sul tema della formazione («pilastro su cui si costruisce una buona impresa»). Senza risparmiare critiche al Pd «secondo cui gli stage in azienda degli studenti dovrebbero essere pagati: vorrebbe dire far chiudere la formazione professionale».
E dopo l’annuncio di nuovi appuntamenti elettorali sul territorio (con il clou a Pontida), Gualandris non si è nascosto: se i sondaggi dicono che Fratelli d’Italia è in pole position a livello nazionale, «a Varese il primo partito è e deve rimanere la Lega».