Una piazza per il cardinale Carlo Maria Martini. La chiede il capogruppo di "L'Italia c'è" Gigi Farioli scrivendo al sindaco Emanuele Antonelli e alla presidente del consiglio Laura Rogora a dieci anni della morte dell'arcivescovo di Milano. LEGGI QUI
«Ricorre oggi il decimo anniversario della salita al Cielo del Cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002, e gigante della fede ma anche protagonista nella società civile e nelle dinamiche sociali non solo della Diocesi di Milano ma anche della Lombardia e dell’Italia intera - scrive Farioli - Particolarmente incisiva la sua azione non solo per le opere sociali (come dimenticare la Casa della Carità), ma anche per il costante e coerente impegno nel tenere insieme Fede e Ragione, nel costante dialogo tra Credenti e non Credenti attraverso numerose iniziative (una per tutte la Cattedra dei non credenti)».
E ancora: «È di questi giorni il ricordo del Vescovo vicario già nostro indimenticato prevosto Franco Agnesi comparso sulla stampa nazionale, con riferimento alle iniziative per i giovani (nella Pastorale giovanile Franco Agnesi fu il suo principale e più vicino collaboratore). Così come nella riproposizione della coerente declinazione del motto “pro veritate adversos diligere” piuttosto che del famoso “nel regno di Dio saremo tutti uniti ma nella storia ci sono le divisioni“, quasi per evitare di essere schierato da chi, in politica cercava di iscriverlo alla propria parte, o perdonare e non polemizzare con chi, a seconda dei punti di vista, lo criticasse per essere stato “camomilla“ ( troppo buono) o aver preso una certa posizione».
La città lo rammenta così secondo Farioli: «Uomo che i bustocchi ricordano nelle diverse visite pastorali, ma anche per il profetico ed esemplare ricordo nel momento dei funerali di don Isidoro. In quell’occasione parlò di “non semplice vuoto, ma soprattutto grande segno evangelico per Busto, la diocesi e l’intero clero... con la profezia di riaverlo forse presto nella santità della Chiesa”. Come consigliere comunale già sindaco di questa città e ormai anziano amministratore che ha avuto più volte occasione di trovarsi a riflettere sul significativo rapporto tra fede e ragione, insegnamenti e testimonianze della chiesa cattolica in un proficuo rapporto con gli impegni sociali e civili dei laici, credenti e non credenti - dice - mi permetto di proporre, in occasione del decimo anniversario della sua salita al Cielo, che, nel percorso delle Pietre Vive della città di Busto, presto possa essere riservata una intitolazione di via, piazza, sala, ambiente pubblico al Cardinal Martini».
E ancora: «Così come credo sia maturo il tempo, in occasione del centenario dalla nascita, per monsignor Luigi Giussani, che con altro carisma ma stesso spirito seppe dare vita alla importante realtà di Gioventù Studentesca prima e di Comunione e Liberazione poi. Altro gigante della fede Giussani dedicò vita, insegnamento e carisma nel cercare anch’egli di far dialogare scientemente fede e ragione. I frutti della sua attività, anche in termini di opere ed iniziative, oltre che vocazioni nei diversi campi civili e sociali, la nostra città ha potuto conoscere ed apprezzare e continua a conoscere ed apprezzare».