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Altri sport | 30 agosto 2022, 18:12

Il Raduno Aermacchi festeggia le imprese di Sergio Crugnola

Al via domenica prossima 4 settembre la 27esima edizione della manifestazione, ospitata ancora una volta alla Schiranna presso l'MV Agusta. Esposizione, moto-giro e momenti conviviali faranno parte del nutrito programma, con al centro i festeggiamenti del pilota varesino

Il Raduno Aermacchi festeggia le imprese di Sergio Crugnola

Finiscono le ferie di agosto e torna a Varese un appuntamento amato dagli appassionati delle moto: il 27° Raduno Aermacchi si terrà infatti domenica 4 settembre alla Schiranna sul piazzale della fabbrica MV Agusta. Il tutto grazie all’imprenditore russo Timur Sardarov, Ceo e presidente dell’azienda varesina che anche quest’anno ha generosamente deciso di ospitare la manifestazione organizzata dal Registro Storico Aermacchi. 

Per l’edizione 2022, la seconda della ripresa dopo lo stop per la pandemia Covid-19, il festeggiato sarà un pilota di casa nostra che, giovanissimo, ha gareggiato nella regolarità ottenendo lusinghieri risultati pur da privato. Però per la sua bravura ad un certo punto ottenne una Aermacchi 250 ufficiale e speciale. Parliamo di Sergio Crugnola, arzillo e simpatico 84enne (è nato a Luino il 26 giugno 1938) che oggi vive a Laveno Mombello. «La mia stagione con le moto – ricorda Crugnola – è iniziata per caso, con amici eravamo andati a Caldé per vedere una gimkana. Non avevo mai guidato una moto, un amico mi prestò la sua e ottenni il secondo posto, risultato che mi gasò. Così comprai una Rumi bicilindrica che poi un meccanico amico trasformò da fuoristrada per entrare nella regolarità. Da privato mi iscrissi alla mitica Valli Bergamasche dove mi presentai con un abbigliamento da città con tanto di scarpe scamosciate… In qualche modo però me la cavai. La passione per le due ruote a motore la devo a mio padre che a Luino, dove abitavamo, mi portava a vedere il circuito cittadino dove ho visto correre campioni come Omobono Tenni e Achille Varzi».

Crugnola non si accontenta della Rumi e acquista in Gilera una 175 Regolarità ex Casa con la quale si fa notare pur correndo da privato. Nel 1962 arriva la proposta di Giorgio (Umberto) Premoli che gli offre il manubrio di un’Ala Verde 250 Regolarità ufficiale che aveva in gestione per conto dell’azienda varesina (che mise a disposizione il bravo tecnico Alcide Biotti). Si tratta dell’unico esemplare costruito alla Schiranna di un’Ala Verde da fuoristrada. «Con questa Macchi – sottolinea Crugnola – mi sono subito trovato bene, era agile e facile da condurre. Nella mia classe me la giocavo sempre. Il massimo però è stato vincere l’assoluta nella gara di campionato italiano corsa nel Varesotto: Premoli alla vigilia mi aveva promesso un premio extra di centomila lire (bei soldi ad inizio anni Sessanta! n.d.r.) se avessi trionfato. In gara volavo con l’agile 250 varesina. Forse perché conoscevo bene i percorsi, sugli sterrati del Cuvignone e delle altre speciali non avevo rivali. E c’erano tutti i grandi della specialità. Dominai l’assoluta. Così dopo il podio mi presentai da un felicissimo Premoli porgendogli il palmo della mano destra per ricordargli la promessa del premio extra. E lui da gran signore mi diede le centomila lire promesse. Del resto anche in altre gare mi dava premi extra per i piazzamenti di classe». Così il 4 settembre, dopo 62 anni, questo esemplare unico dell’Ala Verde Regolarità ritroverà il pilota che la guidò nel 1961-62: il collezionista Alfonso Crisci, felice proprietario del prototipo acquistato tempo fa dall’ex regolarista e crossista Gian Pio Ottone, la esporrà infatti alla Schiranna.

Crugnola, lasciata la regolarità, si è dato al cross con un’Ala Oro 250 acquistata da Premoli: le premesse erano ottime anche in questa disciplina, ma una brutta caduta sulla pista di Settimo Torinese e una lunga convalescenza posero fine alla carriera in moto del luinese. Che una volta ripresosi si diede ai rally guidando macchine da sogno: due Lancia Stratos (una ufficiale ex Casa), Fiat 124 Abarth Spider, Opel Kadett partecipando anche ad un Montecarlo e gareggiando in tre occasioni sulla Stratos con l’assistenza ufficiale Lancia grazie a Cesare Fiorio, all’epoca d.s. dei trionfi della Casa torinese. «Finché ho potuto – spiega Crugnola – ho corso nei rally, ogni gara costava 10-15 milioni di lire se non andavi a sbattere e se non c’erano guasti gravi. Quando i costi sono saliti a dismisura ho chiuso. Rimpianti? Al volante mi sono divertito come in moto, certo non aver tenuto l’Ala Oro cross e soprattutto le mie Stratos, oggi valgono oltre il milione di euro l’una. Ma è andata così…».

Il programma del raduno Aermacchi del 4 settembre prevede l’arrivo dei partecipanti alla fabbrica MV Agusta dalle ore 9 con l’esposizione delle moto sul piazzale e iscrizione presso la segreteria da campo. Qui sarà indispensabile prenotare entro le 10.30 il pranzo presso il ristorante La Vecchia Riva (ore 13). Alle 10.45 partirà il tradizionale giro in moto con la scorta della Polizia sulle strade del Brinzio e sosta alla Motta Rossa per l’aperitivo. Al rientro in fabbrica trasferimento al ristorante per il pranzo e le premiazioni. Nel pomeriggio consueto warm up per le Aermacchi da corsa. Sabato 3 settembre è previsto invece un ritrovo informale dalle ore 15 nel parcheggio MV per chi arriva da lontano: in serata cena fra amici a Morazzone (pub Full Stop), prenotazione in loco con lo staff del Registro Aermacchi.

Enrico Minazzi

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