È un grazie, è un messaggio di dolce ribellione alla banalità degli stereotipi. In un'estate in cui tra i dibattiti tiene banco anche quello sui giovani e sulla loro disponibilità ai sacrifici nel mondo del lavoro, i Frati di Busto Arsizio oppongono con delicatezza questa riflessione maturata sul campo dell'oratorio. Dell'occuparsi degli altri, dei piccoli.
«Non dite che i giovani non sono più disposti a fare sacrifici. Non dite che non sono più quelli di una volta, che sono sfaticati, che sono sempre e solo attaccati al cellulare. O che sono privi di valori, emozioni, sogni. Perché in questo mese ci hanno dimostrato il contrario, non con le parole. Ma con i fatti» spiegano. Il riferimento, alla parrocchia del Sacro Cuore, è l'impegno degli animatori, i ragazzi che si sono fatti in quattro per la riuscita dell'attività estiva.
«In ognuno di loro vi è nascosto da qualche parte un seme di Felicità, a cui probabilmente non sanno dare un nome ma che senza dubbio, quando provano ad ascoltare il cuore, possono sentire che vi è Gesù, celato nei volti di ciascuno di loro. E allora grazie da parte di tutti noi, per aver condotto questa grande nave chiamata “feriale”, per aver donato ad ogni bambino un pizzico di felicità, per aver speso il vostro tempo per Qualcuno di più grande» si rivolgono così ai ragazzi i Frati sui social.
Di qui l'ulteriore riflessione: «È troppo bello vedere nei nostri ragazzi, la gioia di sentirsi amati. Se nel mondo infatti, tanti altri giovani si sentissero amati così, non aspetterebbero altro che far conoscere questo Amore a tutti coloro che incontrerebbero per strada. Grazie dal profondo del cuore, da parte di tutti noi».