Una serata spettacolare all’insegna del rock ha acceso il Rugby Sound Festival 2022 di Legnano. I Litfiba hanno fatto tappa nella città dell’Altomilanese nel loro Tour di addio “L’ultimo Girone 1980-2022”. La band si è presentata con Piero Pelù voce, Ghigo Renzulli alla chitarra elettrica, Luca “Luc Mitraglia” Martelli alla batteria, Fabrizio “Simoncia” Simoncioni alle tastiere e Dado “Black Dado” Neri al basso.
In un’atmosfera già calda per la temperatura, i Litfiba hanno acceso l’entusiasmo degli oltre 6.000 fan in delirio all'Isola del Castello, proponendo i classici del loro repertorio alcuni dei quali rivisitati con nuovi arrangiamenti.
Il concerto
Pelù ha aperto la serata con “Ritmo 2#”. L’artista toscano, sensibile all’ambiente ha richiamato l’attenzione contro lo spreco dell’acqua con la canzone “Woda woda”.
Delicato ed introspettivo l’omaggio al grande Davide Bowie con “Istanbul” attraverso il mash-up di “Yassassin (Turkish for: Long live). «Ricordiamoci che il mondo come lo abbiamo vissuto negli anni 70/80/90 rischia di scomparire, compresi i diritti che ci siamo conquistati in quegli anni - ha ricordato Pelù - Non abbassiamo mai la guardia, non dimentichiamo i diritti che i nostri genitori e che anche noi abbiamo conquistato da giovani, come il diritto all’aborto che non si tocca: è solo un esempio delle lotte da affrontare nei prossimi anni».
Durante la canzone “El Diablo”, Pelù ha invitato “i fratelli e le sorelle presenti ” al “momento liturgico del concerto”, richiamando il fatto che il pubblico può essere «il catalizzatore contro il male e il pensiero unico» ed ha invitato tutti alla “purificazione” mettendosi in ginocchio.
Alla fine del rito, la folla si è rialzata danzando e la piazza si è incendiata nel fuoco del “Diablo”. GUARDA IL VIDEO.
Presente anche Radio Punto con una bella location nella piazza dedicata al concerto. La speaker Laura Defendi ha commentato sull’evento: «E’ stata una grande serata di musica e rock. Durante la diretta abbiamo intervistato moltissime persone del pubblico e abbiamo notato le provenienze più diverse: dai milanesi (che si sono detti stupiti di aver scoperto un evento così importante) a persone provenienti da Parma, Tortona, Bergamo e Alghero. Credo sia un dato importante per il territorio e per l'indotto che può godere dei benefici collaterali, anche se è mia convinzione che già solo portare musica e cultura è un motivo in sé per giustificare l'investimento.
La formula del festival consente una fusione e contaminazione di esperienze musicali. Dato per me fondamentale è la possibilità di fruire di spettacoli transgenerazionali che uniscono genitori e figli regalando ricordi importanti.
Menzione d'onore per i "ragazzi" del Rugby che seguiamo anche nel backstage: grandi lavoratori con una umiltà incredibile», conclude Defendi.
I fan in estasi
Tra i fan presenti anche Anna Ferrè, legnanese amante del gruppo fin dagli esordi, molto entusiasta per lo spettacolo: «Che carisma! Che potenza! Il Rugby Sound é esploso! Brani che mi hanno riportato a quando li ho visti la prima volta al PalaTrussardi di Milano.
Allora erano considerati un gruppo alternativo, quasi demoniaco: in effetti il patto con il diavolo Piero Pelù sembra averlo fatto, perché a 60 anni è un eterno adolescente Eravamo 6mila persone ad applaudirli e loro hanno dato tutto».