/ Economia

Economia | 22 giugno 2022, 07:00

Doccia e climatizzatore in estate: attenzione all'aria condizionata!

Il gran caldo è finalmente arrivato, e con lui la voglia di rinfrescarsi una volta tornati dal lavoro o dopo una giornata passata sotto il sole estivo

Doccia e climatizzatore in estate: attenzione all'aria condizionata!

Il gran caldo è finalmente arrivato, e con lui la voglia di rinfrescarsi una volta tornati dal lavoro o dopo una giornata passata sotto il sole estivo. Anche stando seduti a fare niente il bisogno di una bella doccia si fa sentire in ogni momento, tanto che la tendenza è diventata quella di mettersi quante più volte possibili sotto i getti d’acqua fredda per provare a scacciare una volta per tutte la sensazione di calore presente costantemente su ogni parte del corpo.

Farsi la doccia non è l’unica soluzione per combattere la calura estiva: in previsione della stagione sono tanti coloro che scelgono di installare in casa uno o più condizionatori per convertirla in un’oasi di relax e frescura ben distante dal rovente inferno che c’è fuori.

Il problema è che spesso si esagera nella ricerca del fresco, arrivando magari anche a lavarsi fino a tre volte nella stessa giornata. Niente di rischioso per la salute, anzi si tratterebbe piuttosto di uno spreco in termini ambientali ed economici, tuttavia se si ha un climatizzatore in casa e dopo la doccia l’inclinazione è quella di sostare nei punti in cui fuoriesce l’aria fredda per trovare ancora ristoro, potrebbero presentarsi criticità a livello di benessere fisico.

Un freno al consumo energetico

Per incentivare il mantenimento di temperature non troppo fredde negli ambienti dotati di climatizzatori sono state introdotte nuove disposizioni governative in vigore dal primo maggio, che puntano a limitare l’utilizzo di questi strumenti per contrastare gli effetti della crisi energetica, anche se per ora solo nel settore pubblico.

Non è detto che tali misure verranno applicate anche nelle case degli italiani, tuttavia la possibilità che ciò accada non è così remota, quindi è meglio cominciare a non esagerare con le basse temperature, sia per una questione di risparmio che soprattutto di salute.

Quali rischi si corrono con il condizionatore?

Il principale pericolo in termini di salute in cui si rischia di incappare è lo shock termico, soprattutto se la temperatura a cui è impostato il condizionatore risulta eccessivamente bassa rispetto a quella esterna o a quella della doccia, rischiando di far prendere colpi d’aria soprattutto se si hanno i capelli bagnati o non ci si è asciugati bene per trattenere il refrigerio ottenuto in cabina doccia.

Le conseguenze del mix doccia-condizionatore possono essere raffreddori, dolori articolari e muscolari e, nel peggiore dei casi, bronchiti.
Altri sintomi in caso di temperature troppo fredde possono essere mal di testa e occhi secchi.

Gli accorgimenti da adottare

Oltre alla temperatura ideale da impostare ci sono altri escamotage per evitare di prendersi brutti malanni. Se dopo la doccia l’idea è quella di sdraiarsi in camera da letto ancora bagnati per riposare e nella stanza è presente un condizionatore, meglio refrigerare gli spazi per un po’ e poi spegnere tutto prima di entrare in doccia, oppure impostare il momento di spegnimento utilizzando un timer. Soprattutto, il getto non dovrà essere direzionato in pieno sul letto dove poi ci si andrà a coricare.

Tanti condizionatori peraltro presentano la funzione dry, ovvero il comando di deumidificazione, funzionale a mantenere l’aria fresca e asciutta e a evitare acciacchi perché rende l’atmosfera più salubre. A farlo sono anche i filtri puliti, per questo prima di azionare il climatizzatore è importante assicurarsi che siano liberi dalle particelle di polvere, altrimenti l’aria emanata dall’apparecchio potrebbe risultare poco sana da respirare. Per ottenere questo risultato è importante pulire i filtri almeno una volta al mese.

I colpi d’aria si prendono anche perché non si è coperti abbastanza, e questo rischio si corre in particolar modo una volta usciti dalla doccia in estate, quando fuori fa caldo, per cui è buona norma cercare di non rimanere eccessivamente scoperti soprattutto se si sta fermi sul divano o in altri punti delle stanze in cui circola l’aria del condizionatore.

Stanze e posizioni in cui installarlo

A determinare i rischi correlati alla salute che possono provocare i climatizzatori è anche la posizione in cui questi vengono collocati: dev’esserci infatti una distanza adeguata tra la persona e lo strumento. Per scoprire qual è quella più corretta esistono aziende specializzate in arredamento che oltre a fornire docce e arredi per il bagno, offrono condizionatori e sanno indicare con precisione in quali stanze installarli, regolandone la posizione e l’angolazione proprio per aggirare malanni indesiderati.

A questo proposito meglio evitare i flussi diretti, soprattutto in zone dove si ha la tendenza a sostare come divani, letto, scrivanie o tavoli, anche perché d’estate con i capelli bagnati si rischiano nevralgie o dolori articolari. In soggiorno è preferibile collocare il condizionatore in zone di passaggio, discorso che però non vale per il corridoio, luogo di transito per eccellenza, dove posizionarne uno non avrebbe senso perché si andrebbero a ridurre i benefici apportati dal dispositivo.

Prima di installare un climatizzatore in bagno invece è importante verificare, con l’aiuto di esperti come Sorelle Chiesa, che i mobili o gli arredi non costituiscano un elemento di disturbo per i flussi d’aria, per poi posizionare l’unità a ridosso del soffitto in modo tale che il getto freddo confluisca verso il pavimento.

Così facendo, una volta usciti dalla doccia, l’aria condizionata non arriverà con eccessivo impeto sul corpo appena lavato.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore