Tre serate all’insegna della montagna e dei grandi personaggi che la frequentano: è il fil rouge che lega i film in programma al Cime-forum proposto nel Giardino Quadrato del Museo del Tessile dal Cai di Busto Arsizio - che festeggia cento anni di attività - in collaborazione con la Cineteca nazionale del Club Alpino Italiano e l’Assessorato allo Sport cittadino.
Si parte il 23 giugno con Il cercatore di luce, di Federico Massa e Andrea Azzetti (Italia 2020, 51’), un omaggio agli alpinisti di una volta, quelli che in settimana lavoravano in fabbrica. Focus sul roveretano Armando Aste, fautore di numerose imprese di rilievo internazionale sulle Alpi e in Sudamerica, scomparso nel 2017, lasciando un’eredità grande quanto la sua fede in Dio. Per inquadrare il contesto, prima sarà proiettato Generazioni, di Emilio Borin (Italia 1997, 18’), con interviste a quattro grandi: Cesare Maestri, Armando Aste, Bruno De Tassis e Raffaele Carlesso. Un punto di vista antico eppure sempre di grande ispirazione.
Il 30 giugno è il momento di Climbing Iran, di Francesca Borghetti (Italia 2020, 53’), dedicato al sogno di libertà di una donna, la travolgente alpinista iraniana Nasim Esqi: sarà l’occasione per riflettere, fra corde, moschettoni e smalti rosa, sul fatto che ancora oggi la libertà non è scontata per tutti, soprattutto per le donne. Per ricordarci che anche da noi è una conquista recente, prima va in scena Donne in controluce, di Gianni e Bruno Scarpellini (Italia 1976, 18’), spaccato sociale degli anni ’70 in cui l’angelo del focolare iniziava a condividere il posto con agguerrite scialpiniste.
Infine, alpinismo, politica e musica il 7 luglio con Return to Mount Kennedy, di Eric Becker (USA 2018, 80’), che racconta di quando il Senatore Bob Kennedy salì per la prima volta su una vetta canadese di oltre 4000 metri, dedicandola al fratello JFK appena assassinato. La narrazione prende spunto dalla ripetizione dell’impresa da parte dei figli del team dell’epoca, molto diversi dai genitori.
Il Presidente del Cai di Busto Arsizio Paolo Tagliabue spiega la scelta: «Oggi più che mai abbiamo bisogno dell’esempio di alpinisti che sanno frequentare la montagna con spirito leale e voglia di libertà: è un messaggio che vale per tutti sempre, ma che ci guida in questa epoca particolarmente difficile».
Appuntamento in via Volta 6, ore 21.15. Ingresso libero e gratuito.
Per informazioni: www.caibustoarsizio.it - info@caibustoarsizio.it