Patrizia Testa è la nuova presidente della Pro Patria, che è dunque salva e si può iscrivere al campionato di serie C, dove i ragazzi avevano tanto lottato per rimanere. Otto mesi dopo la cessione del novanta per cento delle quote della società calcistica, non solo la Testa ne è tornata in possesso ma ne tiene nuovamente le redini.
Il che comporterebbe le dimissioni dal consiglio comunale di Busto Arsizio: era stata eletta lo scorso ottobre con oltre 300 preferenze.
Patrizia Testa non rilascia per ora dichiarazioni. Quello che è certo è che la Pro è salva. In questo momento conta la svolta con l'assemblea straordinaria di oggi. Addio al cda guidato da Domenico Citarella e con il consigliere Carlo Alvino, ne nasce un nuovo: Patrizia Testa ancora presidente, nel consiglio c'è la figlia, Stefania Salmerigo, grande cuore biancoblù, che ha dedicato le sue energie e la sua passione in questi anni alla Pro. Stefania sarà vicepresidente.
La Pro Patria riparte, fortissimamente donna e 100% di Patrizia Testa.
L’assemblea oggi pomeriggio - con sede fisica a Gallarate e collegamento virtuale con il consorzio Sgai a Napoli - ha decretato il passaggio, dopo l’accordo sulla parola di dieci giorni fa. Sgai non poteva investire sullo storico club a causa dei conti bloccati dalla Procura e l’assemblea dei soci, convocati oggi dal presidente uscente Domenico Citarella, avrebbe dovuto decretare la messa in liquidazione della Pro Patria: c’erano oltre 800mila euro di spese da sostenere e intanto il 22 giugno si avvicinava l’iscrizione al campionato.
Così non è avvenuto, perché Patrizia Testa ha messo i suoi soldi e si è ripresa la Pro Patria. Ora subito al lavoro, alacremente: su le maniche per iscrivere e lanciare la squadra verso il futuro.