Fiori, lumini, statue, anche le fotografie. Nei cimiteri di Busto Arsizio si continua a rubare. E si ruba di tutto: «Si portano via anche le lettere che compongono i nomi dei defunti – dice Mario Cislaghi, assessore con delega ai cimiteri –. Di rame, ormai, ne è rimasto ben poco».
Un fenomeno odioso, noto, ma di non semplice soluzione. L’amministrazione, però, a fronte delle frequenti segnalazioni prova a correre ai ripari.
Tra una settimana, il 14 giugno, è in programma una riunione tra Cislaghi, l’assessore alla Sicurezza Salvatore Loschiavo, Agesp e il comandante della Polizia locale Claudio Vegetti.
Si ragionerà sull’opportunità di installare delle telecamere: «Faremo un sopralluogo preventivo per valutare quante ne servirebbero e dove posizionarle. Non è facile controllare tre cimiteri, quelli decentrati di Borsano e Sacconago (quest’ultimo è probabilmente il più colpito), e quello principale, peraltro molto grande».
Proprio le importanti dimensioni del camposanto di via Lonate non agevolano i controlli: «In passato era presente un custode – ricorda Cislaghi – ma i furti si verificavano comunque. È più opportuno pensare a un sistema di video sorveglianza».
La prossima settimana se ne saprà di più. Nel frattempo, l’assessore anticipa che entro l’anno ci sarà la gara per il nuovo forno crematorio: «Quello attuale non basta per sopperire alle richieste. Ormai si ricorre alla cremazione nel 70 per cento dei casi».
C’è poi il discorso dei loculi da liberare, per il quale è prevista un’ordinanza, e del regolamento cimiteriale che verrà in parte aggiornato.
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