Pro Patria, la trattativa è in corso tra prudenza e fiducia

Il calcio di inizio nella partita più importante della Pro Patria è avvenuto: è stato un mercoledì di lavoro intenso dopo che la cordata bustocca aveva mandato la proposta di acquisto del novanta per cento delle quote al consorzio Sgai, martedì sera. (LEGGI QUI)

Già ieri mattina presto l'avvocato Antonio Muro, amministratore unico del consorzio partenopeo, annunciava di aver contattato un professionista di Busto per «limare la proposta» (LEGGI QUI) . Dopo di che si è avviato il confronto e la trattativa è ufficialmente in corso.

Il gruppo che si presentò otto giorni fa, rappresentato da David Alberti e con un professionista dello studio Spreafico, ha messo nero su bianco l'offerta per prendere quelle quote e condurre la Pro Patria verso la nuova stagione. Anche verso un nuovo futuro, che si vuole costruire con la città come è stato evidenziato nella nota di martedì sera. Nella cordata, del resto, ci sono realtà che hanno sempre risposto "Presente" alla Pro di fronte alla gestione di Patrizia Testa - prima presidente, ora onoraria e con il dieci per cento - , in primis San Carlo Istituto Clinico e C.C. Gestione Logistica: adesso l'hanno fatto con ulteriore forza. 

Ma cos'è accaduto ieri? A Busto Arsizio ieri si confermava la trattativa in corso e si manteneva estrema prudenza. Nessuna dichiarazione, la vicenda è delicata e va risolta in tempi brevi, visto che il 22 giugno scadono i termini per l'iscrizione al campionato di serie C. 

L'avvocato Muro ancora ieri sera, invece, manifestava fiducia, anche su una soluzione rapida: «L'accordo è stato trovato - assicurava - siamo al lavoro sui dettagli. Si va verso i titoli di coda».

L'unica speranza è che il film sia con un finale positivo. Nel caso, non ci sarà da brindare, ma da lavorare, ancora, perché quel futuro evocato con coraggio richiede impegno e sforzi.

Se l'epilogo fosse diverso, si aprono altri scenari. Pur con una convinzione diffusa: Patrizia Testa, con tutto ciò che ha fatto in questi anni, non lascerà che la Pro Patria non si iscriva.

Il presidente della società biancoblù Domenico Citarella dovrà comunque convocare l'assemblea dei soci dopo l'approvazione del bilancio trimestrale del cda (LEGGI QUI) e in quella sede tutto prenderà forma in modo netto.