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Valle Olona | 01 giugno 2022, 17:01

Castellanza, Luigi Maggioni: «Consiglio non sia luogo di antipatie e discussioni personali»

Il consigliere di maggioranza ha preso parola durante le comunicazioni iniziali ed è tornato sull'epilogo della scorsa seduta assembleare

Castellanza, Luigi Maggioni: «Consiglio non sia luogo di antipatie e discussioni personali»

All’inizio dell’ultimo consiglio comunale di Castellanza, il dottor Luigi Maggioni ha preso la parola durante le comunicazioni iniziali per riflettere su quanto è accaduto nella scorsa seduta, quando a causa della mancata consegna di alcuni documenti nei tempi previsti dalla norma la minoranza ha deciso di abbandonare l’aula.

«Quanto sto per dire - ha sottolineato il dottor Maggioni, che attualmente siede tra le fila dei consiglieri di maggioranza - è frutto solo delle mie riflessioni in merito alla mia attività e presenza in ambito consigliare e non deve essere interpretato da voi come una specie di lezione politica in quanto io non ho certo la presunzione di dare giudizi in tal senso a chicchessia non avendo mai svolto in passato attività politica e non avendo intenzione di svolgerla in futuro».

Uno sguardo, quello del dottor Maggioni, non condizionato da anni di partecipazione alla vita amministrativa, alla quale in questi mesi si è approcciato per la prima volta, e che per questo, forse, riesce ad analizzare con più chiarezza le dinamiche che ormai da tempo caratterizzano le sedute del consiglio castellanzese.

«Finora io – ha spiegato Maggioni – non ho sentito la necessità di intervenire direttamente nel dibattito politico in Consiglio comunale, e questo è dovuto semplicemente al fatto che fino ad oggi, a parte qualche sporadico intervento, in aula consigliare in realtà non si è fatta una efficace e fattiva attività politica soprattutto da parte della minoranza.

Senza alcuna intenzione polemica ho osservato in questi mesi che gli esponenti della minoranza in Consiglio comunale non perseguono una propria e specifica strategia politica, non esprimono una reale volontà ad affrontare e approfondire le problematiche che si presentano e spesso insistono nel sottolineare solo le negligenze procedurali delle delibere senza entrare nel merito di esse».

Un atteggiamento che non favorisce il confronto e il dialogo, secondo Maggioni, fattori essenziali per portare avanti un’attività amministrativa che ponga veramente al centro le esigenze della città e di chi vi abita.

«Questo atteggiamento – ha proseguito il consigliere di maggioranza – porta fatalmente a un dibattito sterile e a un lavoro assembleare non proficuo, basato non su un confronto fattivo tra le parti ma solo a una difesa delle proprie posizioni di principio.

Inoltre, vorrei che alcune intemperanze e insofferenze legate solo a motivazioni caratteriali di esponenti della minoranza e talvolta anche della maggioranza cessassero».

Luigi Maggioni, poi, ha riflettuto su quanto accaduto durante lo scorso consiglio, e sulle motivazioni che hanno portato la minoranza a decidere di lasciare l’aula, e questo lo ha portato a chiedere al suo gruppo una maggior precisione in alcuni aspetti dell’attività amministrativa.

«Per quanto riguarda l'amministrazione comunale desidererei – ha dichiarato il medico – che da ora in avanti tutti gli atti e le rispettive documentazioni venissero comunicate in maniera più tempestiva ai gruppi di minoranza e maggioranza, che hanno diritto di conoscere in tempo la reale situazione dell'amministrazione per attuare le relative delibere».

In sintesi quello che chiede il dottor Maggioni è l’abbandono di alcune forme di personalismo che spesso portano, soprattutto nell’ambito del consiglio castellanzese, a dibattiti che poco o niente hanno a che fare con l’attività amministrativa, e che molto sembrano avere in comune con diverbi riconducibili ad antipatie personali e politiche.

«Vorrei dire – ha concluso Luigi Maggioni – che più della cattiva politica, o della assenza di politica, quello che veramente non sopporto è la politica inutile, superflua e pretestuosa. Una politica basata solo su aspetti formali e che non analizza con competenza nella loro specificità i veri problemi della nostra comunità.

Spero che in futuro tra i due gruppi consigliari si manifesti sempre più un concreto confronto in una atmosfera di dialogo e di reciproca legittimazione».

Loretta Girola

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