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Busto Arsizio | 24 maggio 2022, 07:00

Fine anno alla scuola dell’infanzia Pontida, una festa per cinquecento

Un’occasione per tornare a incontrarsi dopo due anni complicati. «Da parte di educatrici e genitori c’era davvero tanta voglia di organizzare questa festa – spiega la coordinatrice –. Abbiamo provato una grande emozione durante i preparativi, si percepiva una gioia diversa, “speciale”»

Fine anno alla scuola dell’infanzia Pontida, una festa per cinquecento

È tempo delle feste di fine anno per le scuole cittadine. Dopo un lungo periodo di restrizioni dovute alla pandemia, questi momenti risultano particolarmente sentiti e attesi. Lo dimostra, ad esempio, la festa della scuola dell’infanzia Pontida di Busto Arsizio, a cui hanno preso parte oltre cinquecento persone. Tanto che, per ospitarle tutte comodamente, i festeggiamenti si sono tenuti nel più spazioso cortile delle elementari.

È stata un’occasione per tornare a incontrarsi dopo due anni complicati anche per le educatrici, “in prima linea” con gli utenti più piccoli per continuare a garantire il servizio alle famiglie.
«Siamo partiti un po’ in ritardo rispetto al solito, ma c’era davvero molta voglia di preparare questa festa», racconta la coordinatrice Francesca Giannuzzi.
Un desiderio condiviso tanto dalle maestre quanto dai genitori: «Si sono presentati davvero in tanti – spiega – e così in pochi incontri siamo riusciti a organizzare tutto. Abbiamo provato una grande emozione durante i preparativi, si percepiva una gioia diversa, “speciale”».

E l’adesione è stata massiccia: «Gli iscritti erano cinquecento, ma c’erano anche bambini e famiglie degli anni precedenti che non erano riusciti a festeggiare a causa della pandemia. E la festa ha richiamato pure bambini ben più grandi che, insieme ai genitori, in questi momenti tornano sempre volentieri. Visti i numeri così importanti, abbiamo richiesto la presenza della Croce rossa, ma fortunatamente non c’è stato bisogno di alcun intervento».

Il pomeriggio di venerdì è trascorso in serenità tra spettacoli di bolle, baby dance, truccabimbi e, grazie alla disponibilità di una mamma asiatica, disegni con l’henné: un piccolo ma significativo momento di integrazione.
Non potevano mancare giochi, sottoscrizione a premi a cura dei genitori e stand gastronomici: «I papà hanno fritto per tutta la sera, con oltre quaranta chili di patatine», dice Giannuzzi.

«Si percepiva chiaramente il desiderio di stare insieme, ovviamente con i bambini, che sono il vero motore di questa voglia di fare – sottolinea la coordinatrice –. La festa è il momento più atteso ma è solo il culmine di un lavoro che dura un anno. A me e alle colleghe ha fatto molto piacere sentirci dire dai genitori che si vede che mettiamo passione in quello che facciamo. Questi riconoscimenti ci ripagano degli sforzi messi in campo durante tutto l’anno».

E le emozioni non sono finite. Giovedì, infatti, è in programma la consegna dei diplomi per chi a settembre inizierà il percorso delle elementari: «Un momento particolare pensato per i bambini più grandi».

R.C.

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