Un appello per riunire la famiglia e allontanare i nonni dalla guerra. Arriva da Solbiate Olona e sbarca su “GoFundMe” attraverso Pamela Bianchi e una raccolta fondi sulla piattaforma online di crowdfunding. «Chiediamo il vostro aiuto per riunire e sostenere economicamente una famiglia ucraina separata dalla guerra». Da famiglia adottiva negli anni Novanta, durante i soggiorni estivi “terapeutici”, a vero e proprio rifugio per questa bambina ormai donna e mamma di famiglia, scappata dalla guerra assieme al marito e alla figlia. Ma i nonni sono ancora a Kiev.
«Svitlana - scrive Bianchi - per noi è semplicemente Sveta, una dei migliaia di “bambini di Chernobyl” che negli anni Novanta venivano a trascorrere le vacanze estive in Italia, per disintossicarsi dalle radiazioni.
Era il lontano 1999 - racconta ancora Pamela Bianchi - quando questa bambina dalla lunghe trecce bionde arrivò a casa nostra a nove anni, con un piccolo fagotto che conteneva solo una t-shirt con il volto di Leonardo Di Caprio e un quaderno con poche frasi tradotte in italiano.
Abbiamo continuato ad ospitarla fino a questi giorni drammatici, in cui Sveta è diventata una profuga, in fuga dall’Ucraina e da una guerra spaventosa. Ora - prosegue - è al sicuro con noi, insieme al marito Andreii e la figlia Eva. Tutta la sua vita è rimasta in una casetta di Kiev, dove ci sono ancora i due nonni.
Io e i miei cari - spiega Pamela - ci stiamo attivando per far arrivare in Italia anche il resto della famiglia, per permettere ai nonni di riabbracciare la nipotina Eva. Ma i costi da sostenere saranno tanti e per un lungo periodo: chiediamo quindi il vostro aiuto per la spesa settimanale di generi alimentari, almeno per qualche mese».
La raccolta fondi è attiva al link https://gf.me/v/c/4srp/accoglienza-per-la-famiglia-ucraina-di-svitlana