Palazzo Minoletti interessa ancora a qualcuno? Questa, in sostanza, la domanda che pone il Comune di Gallarate, nell’intento di valutare eventuali, in ambito Ppp (Parternariato pubblico privato), proposte di «…rigenerazione, recupero energetico, funzionale e gestione» dell’immobile.
Incastonato nel centro di Gallarate e affacciato su piazza Garibaldi, il palazzo, già Casa del fascio, è oggetto di opinioni contrastanti. C’è chi ne detesta l’aspetto, sintetizzandone l’estetica nel termine “cardenzone”. E c’è chi ne riconosce il valore architettonico, notevole esempio di razionalismo. Un passato ingombrante, quello del palazzo, progettato per diventare la sede del Partito nazionale fasciste e di altre istituzioni di regime. Divenuto, dopo la seconda guerra mondiale, sede dell’Agenzia delle entrate, venne chiuso all’inizio degli anni Duemila. Seguirono il progetto di farne la nuova sede della biblioteca, con tanto di bar e sfruttamento di una terrazza panoramica (Amministrazione Mucci) e l’idea di recuperarlo “a step”, ospitando, negli spazi via via disponibili, manifestazioni culturali (fra le altre, quella dedicata allo humour della Pro Loco) con l’Amministrazione Guenzani. Lungo stop, con ipotesi, fra l’altro, sull’insediamento di prestigiosi marchi commerciali. E, di recente, locali al piano terra di nuovo aperti per una mostra fotografica sull’Ucraina.
Ora il Comune, si legge all’albo pretorio dell’ente «…intende avviare una mera indagine esplorativa, volta a verificare la sussistenza dell’interesse, da parte di soggetti privati nonché di soggetti di cui all’art. 6, comma 4 della L.R. 29/11/2019, N.19, alla predisposizione di una proposta di rigenerazione, recupero energetico, funzionale e gestione […] al fine di procedere all’invio a Regione Lombardia, da parte di questa Amministrazione Comunale, di “Manifestazione di interesse […] per la presentazione di proposte di accordo di rilancio economico sociale e territoriale (Arest) finalizzata ad attuare un programma di interventi che favoriscano l’attrattività e la competitività di territori e imprese e il sostegno all’occupazione”».
Mossa prudente, come ribadisce il seguito: «Si precisa che il presente Avviso è esclusivamente finalizzato alla ricezione, da parte del Comune di Gallarate, di eventuali manifestazioni di interesse, con la conseguenza che l’avviso stesso non assume alcuna valenza vincolante per il Comune, il quale, a fronte della presentazione di manifestazioni di interesse alla rigenerazione degli immobili in questione, fornirà ai soggetti interessati copia della documentazione agli atti di ufficio e garantirà l’accessibilità alle strutture per eventuali sopralluoghi, il tutto finalizzato a rendere noto lo stato di conservazione edile ed impiantistico dell’immobile. In tale prospettiva, resta inteso che le manifestazioni di interesse avranno quale unico scopo quello di evidenziare al Comune di Gallarate la sussistenza di un interesse (e della conseguente disponibilità) alla successiva formulazione di proposte operative. Con il presente Avviso non è dunque indetta alcuna procedura di gara».
Tempi: i soggetti interessati dovranno inviare la loro manifestazione di interesse, corredata da documentazione esplicativa della proposta operativa ipotizzata, entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso sul sito (2 maggio) e comunque entro il termine perentorio delle ore 13,00 del giorno 01/06/2022 a mezzo posta elettronica certificata, all’indirizzo PEC: protocollo@pec.comune.gallarate.va.it.
Informazioni protocollo@pec.comune.gallarate.va.it.Informazidettagliate sul sito del Comune.