Ricoverata per un'operazione, avvenuta il 4 aprile, all'ospedale di Busto, poi per la riabilitazione. Pochi giorni fa il test al Covid risultato positivo, a complicare le cose. Ma soprattutto Chiara Guzzo, candidato sindaco lo scorso ottobre con La Sinistra Chiara, fa una considerazione generale: «Niente da dire a livello clinico, ma vedo tanta stanchezza. Anche sull'organizzazione. Vedo come occorra pensare oltre il Covid, ma non con un nuovo ospedale come quello di Busto Arsizio e Gallarate. Non è quella la strada».
Chiara Guzzo continua: «Sento appunto la stanchezza, io sono qui da oltre due settimane, operazione riuscita, poi sono passata al reparto di riabilitazione. Qualche giorno fa un ricoverato aveva dei sintomi, siamo stati sottoposti ai test e sono risultata positiva. Hanno telefonato a mia sorella chiedendo se volevo proseguire il decorso a casa e solo successivamente l'hanno detto a me, cosa che già non si capisce. Ma poi non voglio, non potrei affrontare a casa il recupero. La pandemia ormai c'è da due anni, bisogna davvero pensare oltre».
Questo rivedendo l'organizzazione, ma «non costruendo un edificio nuovo spendendo risorse. Non è così che si guarda al futuro. Quando poi magari, vedo che si rompe la macchina del ghiaccio e devono dare i panetti di ghiaccio secchi o ti senti in colpa a chiamare».