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Storie | 22 aprile 2022, 15:14

FOTO. Malnate, all’asilo Umberto I si rivive la storia: allestito un mini-museo con i cimeli ritrovati in solaio

Numerosissimi reperti sono stati ritrovati nella soffitta della scuola dell’infanzia malnatese: documenti, giochi, banchi, vestiti, un busto in marmo e molto altro. L’entusiasmo della coordinatrice didattica: «Ci tenevo molto ad allestire questa cosa e c'è ancora tanto da esporre. L’idea è di permettere l’ingresso a tutte le persone»

FOTO. Malnate, all’asilo Umberto I si rivive la storia: allestito un mini-museo con i cimeli ritrovati in solaio

La carta è intestata “Guardia Nazionale Repubblicana” (forza armata della Repubblica Sociale Italiana) e porta la data del 30 gennaio 1944. Si attesta che il Comando della V Legione di Frontiera libera l’Asilo Infantile e lo restituisce al dottor Luigi Binaghi, presidente dell’istituto.

Questo documento è solo uno dei numerosi cimeli storici trovati lo scorso febbraio nel solaio della Scuola dell’Infanzia Umberto I di Malnate, fondata nel 1891. Le operazioni sono state guidate dalla coordinatrice didattica dell’asilo, Consuelo Di Nanni: «Io sono qua solo da luglio, ma mi era stato detto che in solaio c’erano dei reperti storici che erano stati scoperti nell’anno del centoventesimo anniversario dell’asilo (nel 2011). Con le donne delle pulizie siamo salite e abbiamo tirato giù più cose possibili. In 48 ore abbiamo allestito un mini-museo».

C’è soprattutto tanta storia locale in questo mini-museo, posizionato nell’atrio che accoglie chiunque entri nello storico edificio. Sopra lo spazio in cui sono esposti i vari cimeli, campeggia la scritta “Umberto’s History”, a ricordare la tradizione dell’asilo più longevo di Malnate.

La credenza ritrovata, che reca l’incisione “U I°”, per alcuni ex alunni ormai in là con l’età non è un’assoluta novità. «I nonni che vengono a prendere i nipoti se la ricordano, dicono che ai loro tempi stava in ufficio» dice Consuelo.

Conservati nella credenza, una macchina da scrivere Olivetti del 1959, un proiettore degli anni settanta, un trenino in legno, vari quadernetti e registri datati 1905 e 1912.

I piccoli banchi ritrovati portano ancora la targhetta con il nome del benefattore che li donò. Esposto su uno di questi, una ricevuta datata 1931 attesta la donazione da parte di un signore di Malnate di venti banchi e una cinquantina di mantelline (di cui una esposta nel mini-museo). Queste erano indossate dai bambini che andavano a cantare ai funerali: delle bolle documentano infatti, come i piccoli alunni venissero “ingaggiati” per partecipare alle esequie di alcuni defunti.

Più curiosa la presenza di un mezzo busto in marmo, che inizialmente ha spaventato qualche bambino. Il volto riprodotto è quello di Giovanna Passera. Figlia di un’agiata famiglia malnatese, era solita trascorrere le vacanze estive in paese. Fu poi per trent’anni direttrice dell’asilo, a cui lasciò in eredità diversi suoi averi dopo il decesso, avvenuto nel 1936. Anche questo busto, a detta dei visitatori più anziani, era esposto in ufficio insieme alla credenza.

Consuelo fa sapere che quello esposto è però solo una parte del materiale ritrovato: «C’è ancora tanto da mettere: lo spazio a disposizione è questo, ma io ci tenevo molto a fare questa cosa».

«L’idea - conclude la coordinatrice - è quella di mettere la locandina fuori e permettere a tutte le persone di entrare. Nel frattempo, sul nostro sito abbiamo aperto una sezione denominata “Umberto’s History” in cui persone di qualsiasi età raccontano i loro ricordi legati a questa scuola».

La lunghissima storia della Scuola dell’Infanzia Umberto I ha quindi trovato il suo angolo di memoria all’interno del complesso in cui chissà quante generazioni di malnatesi, e non solo, si sono susseguite.

Per la cronaca, il signor Luigi Binaghi si vide la scuola nuovamente requisita dalla Guardia Nazionale Repubblicana nel febbraio del 1945. Persino la legna presente nell’asilo dovette essere trasportata provvisoriamente nell’oratorio. È tutto documentato.

 

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Lorenzo D'Angelo

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