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Busto Arsizio | 19 aprile 2022, 18:25

Una vita al servizio degli altri. A Busto l’addio a Vittore Malacrida

Nella basilica di San Giovanni i funerali del direttore sanitario emerito dell’Avis Busto Arsizio e Valle Olona, associazione a cui è stato legato per oltre quarant’anni

Una vita al servizio degli altri. A Busto l’addio a Vittore Malacrida

Il labaro dell’Avis Busto Arsizio e Valle Olona, di cui è stato a lungo direttore sanitario, prima di essere nominato direttore sanitario emerito.
Ma anche quelli di altre sezioni e sottosezioni del territorio.
Nella basilica di San Giovanni, l’ultimo saluto al dottor Vittore Malacrida, scomparso a 95 anni, faro dell’associazione dei donatori di sangue, ma anche riferimento dell’associazione Amici della Liuc e del Rotary Club La Malpensa (leggi qui).

Don Fabrizio Barlozzo ha ricordato «tutto il bene compiuto» dal dottor Malacrida nel lavoro, come direttore del laboratorio di analisi dell’ospedale di Busto, e nell’impegno speso «fino a poco tempo fa» per l’Avis.
«Le anime dei giusti sono nella mani di Dio», recitava la prima lettura. «E i giusti sulla Terra – ha precisato il sacerdote, cappellano dell'ospedale – sono coloro che, pur con i loro limiti e fragilità, cercano di fare del bene e di mettersi al servizio degli altri. Come è stato per questo nostro fratello».

Don Fabrizio ha evidenziato la fatica e la concretezza del «servizio svolto anche “di nascosto”, nel laboratorio di analisi o seguendo i tanti donatori». Un impegno che talvolta avrà comportato rinunce, ma che ha dato frutti preziosi, come il chicco di grano che per produrre nuova vita muore nella terra, citato nel Vangelo.

La nipote ha salutato il nonno ricordandone il carattere magnanimo e la vita spesa per il prossimo. «Mi hai insegnato il valore della famiglia e mi hai spinto a essere sempre curiosa e a imparare – ha affermato –. Mi hai insegnato l’arte della perseveranza e a fare leva sui miei ideali. Avrei voluto che questo giorno arrivasse il più tardi possibile, ma mi rasserena pensare di andare avanti cercando di renderti orgogliosa della donna che ho scelto di essere mettendo in pratica i tuoi consigli».

È stata anche recitata la preghiera del donatore, figura a cui Malacrida è indissolubilmente legato: «Le angosce dei sofferenti, tuoi fratelli e nostri, ci spingono a dare un po’ del nostro sangue, perché ad essi ritorni il vigore della vita. Ma vogliamo che tale dono sia diretto a Te, che hai sparso il Tuo sangue prezioso per noi», dice la preghiera.

R.C.

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