Le pentole sui fornelli, quel loro richiamo al lavoro e alla pazienza per il motivo più delizioso, sfamare gli altri. Cioè, prendercene cura.
Così ci porta dentro questa prima notte di Quaresima (come ieri ci aveva trasportato la leggiadria del Carnevale) il minestrone di Maria. E non solo. «Questa sera Maria e Quelli della Tavola hanno cucinato il minestrone per i "loro" assistiti del dormitorio e per le famiglie ospitate nella casa Don Lolo. Grazie a tutti!» scrive sui social l'associazione Passaparola.
Una pentola di solidarietà: si è preparato il cibo per i senzatetto di Busto, coloro che da troppo troppo spesso non hanno una casa, e i profughi dell'Ucraina, ovvero quelli che sono dovuti fuggire dalla loro dimora.
Li ha uniti, oltre al bisogno, la risposta. Il gesto di Maria e di Quelli della Tavola, che s sono messi ai fornelli per loro. Per scaldare lo stomaco e il cuore, senza chiedersi chi venisse da dove. Sapendo una sola cosa: che occorre prendersi cura degli altri, è l'unico modo per combattere l'orrore di questo mondo ossessionato dalla guerra.