Elezioni, candidature, scelte. Il sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno affida ai social le sue idee. Che manifestano questo spirito, a dieci anni dalla prima volta che ha indossato la fascia tricolore: penso al lavorare, non all'appuntamento elettorale.
«Ho l'onore di essere il Sindaco di Cassano Magnago da 10 anni - ribadisce Poliseno - Tutti i giorni parlo con decine di cittadini di svariati aspetti legati ai problemi e alle potenzialità della Città. Da loro prendo quotidianamente spunto e utilizzo le loro critiche costruttive per cercare di migliorare la nostra azione di governo. Impiego, come è giusto che sia, la stragrande maggioranza del mio tempo per cercare di adempiere al meglio al compito per il quale sono stato votato».
E adesso che il mandato sta finendo, cosa sta effettivamente accadendo? La replica: «Proprio per il grande dispendio di tempo ed energie che il mio ruolo richiede, non posso permettermi di concentrarmi già da ora su quanto avverrà tra alcuni mesi, quando i cittadini saranno chiamati alle urne per le elezioni amministrative. Però è da più di un mese che leggo sui social e sui media, le più svariate ricostruzioni su ciò che sarà delle mie scelte future. Prendo quindi un breve momento di pausa per scrivere questo post a chiarimento di alcune inesattezze che ho letto».
Ecco dunque una serie di punti fermi espressi da Poliseno: «Non ho mai detto di non volermi candidare nelle liste per il prossimo consiglio comunale né tantomeno ho preso scelte su un mio eventualmente impegno nella futura amministrazione. Ho ben chiaro il profilo che, secondo me, dovrebbe avere il futuro Sindaco di Cassano Magnago. Ma ad oggi non ho mai avanzato alcuna proposta perché i tempi sono a mio giudizio prematuri e soprattutto perché, come ho già spiegato prima, ho il dovere di amministrare la città e non posso permettermi uno stand-by dal mio ruolo per una campagna elettorale che duri diversi mesi».
Allora l'impegno: «Quando io e il gruppo che rappresento prenderemo una decisione in merito alla proposta da fare, la comunicheremo. Un ultimo passaggio lo dedico alla mia idea del rapporto tra gruppi civici e partiti. Per quanto mi riguarda (...e la mia storia lo dimostra) il rapporto tra i due deve essere paritetico, di assoluto rispetto e senza subalternanze dell'uno verso l'altro. Chiunque voglia impegnarsi per il bene della città merita il rispetto di tutti. Sperando di aver chiarito vi saluto e torno a fare il sindaco».