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Eventi | 17 dicembre 2021, 13:59

Sant’Antonio con il bambino: la delicatezza di un abbraccio in mostra a Busto, palazzo Cicogna

In esposizione l’opera di Biagio Bellotti. Allestimento organizzato “per sottrazione”. L’assessore alla Cultura e vicesindaco, Manuela Maffioli: «Ci concentriamo sul dipinto. Offriamo un’occasione di meditazione e contemplazione, per chi vuole di preghiera. Qui si può vivere un’esperienza estetica ed estatica»

Sant’Antonio con il bambino: la delicatezza di un abbraccio in mostra a Busto, palazzo Cicogna

palazzo Marliani Cicogna, come da tradizione a Busto Arsizio, mostra dedicata al Natale. Incentrata su un’opera il cui tema, quello del bambino, si collega inevitabilmente alla natalità, al futuro, alla speranza. E alla protezione. “Sant’Antonio con il bambino”, dell’artista  bustocco Biagio Bellotti, si potrà apprezzare nella “casa della cultura” cittadina fino al 9 gennaio.

«Il dipinto del “nostro” Biagio Bellotti – spiega l’assessore alla Cultura e vicesindaco, Manuela Maffioli – è protagonista di un allestimento particolare, improntato a creare un’atmosfera di meditazione. L’essenzialità dell’impianto narrativo e la penombra in cui, al calare del sole, sarà immerso, intendono favorire una ancora più intensa fruizione estetica ed estatica. Un’opera oggetto dello sguardo e, nel contempo, soggetto attivo, dispensatore di pace e pensiero».

“Sant’Antonio con il bambino”, ricorda il comunicato diramato da palazzo Gilardoni, è opera poco conosciuta, giunta al museo grazie alla collaborazione con una parrocchia della provincia di Varese. Origine del soggetto in un episodio della vita del Santo, una visione di cui fu testimone il conte Tiso, nei pressi di Padova, anno 1231. L’esposizione comprende due pannelli esplicativi, debitamente distanziati dal quadro, così da non inquinarne la fruizione, e da un prezioso drappo, finemente ricamato. Ancora Manuela Maffioli: «È un tessuto di alto artigianato. Richiama la tradizione tessile di Busto e presenta simboli religiosi».

Così Serena Colombo, presidente della consulta “Uno spazio per l’arte”: «L’allestimento ideato e realizzato da Stefania Pellegatta Atelier per Kokoonoor, valorizza la sacralità della tela. Il tessuto è lampasso, una stoffa serica. La decorazione, di matrice settecentesca, dunque coeva all’opera di Bellotti, richiama la passione, la morte e la resurrezione (il melograno) mentre la rosa canina (rosa senza spine) è simbolo di Maria. Il fico significa vita, luce, forza e conoscenza».

«Nella sala adiacente – ha ricordato Valentina Zaro, ufficio didattico Museale – viene proiettato un video di circa cinque minuti con le tappe biografiche e artistiche di Biagio Bellotti fra Busto, il territorio e Milano». Un invito a crearsi un percorso per conoscere la sua produzione. Che può partire dalle stesse sale di palazzo Marliani Cicogna. Ultima “fatica” dell’artista presentata dal filmato, un autoritratto. Biagio, attraverso uno specchio, sembra osservare lo spettatore del quadro. E dire: «Questo ero io. Questo sono io».

Mostra visitabile da martedì a giovedì (14.30 – 18), venerdì (9.30 – 13 e 14.30 – 18) sabato (14.30 – 18.30) domenica (15-18.30), chiusura il lunedì, il 24, 25, 26, 31 dicembre e 1 gennaio. Per info: museibusto@comune.bustoarsizio.va.it, didattica@comune.bustoarsizio.va.it, www.comune.bustoarsizio.va.it/museopalazzomarlianicicogna

Stefano Tosi

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