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Eventi | 18 ottobre 2021, 07:59

Max Pisu: legnanesi e non solo, vi aspetto a teatro

Il sogno di una scuola per insegnare “a tutto tondo”, dalla recitazione alle luci passando da regia, costumi, scrittura. Le tappe della ripartenza? Tirinnanzi innanzitutto. L'intervista

Max Pisu torna a teatro (anche a Legnano) con tre spettacoli

Max Pisu torna a teatro (anche a Legnano) con tre spettacoli

Max Pisu, il grande attore legnanese, è pronto per ritornare a teatro e regalare allegria e risate.   Il suo ricco percorso professionale è costellato da numerosi spettacoli teatrali, la partecipazione a Zelig dal 1998 con il personaggio “Tarcisio”, poi fino all’ultima edizione del 2017. Nel frattempo, l’approdo in Tv con la trasmissione televisiva “Guida al campionato”.  Il suo cammino prosegue presentando nel 2003, su Rai 2, lo show BravoGrazie con Valeria Marini. A ruota altre trasmissioni di successo.  

Nel cinema debutta nel 1999 in “La grande prugna” di Claudio Malaponti, insieme ad Enzo Iacchetti, Sandro Ciotti, Natasha Stefanenko e protagonisti di Zelig.   Tra i tanti riconoscimenti (Premio Ugo Tognazzi ’97, Premio Walter Chari ’03), spicca il premio al merito civico città di Legnano nel 2017.  Oggi Max ci parla della sua “ripartenza” a Teatro e dei suoi progetti per Legnano.  

Sulla sua pagina social, leggiamo “Si parte”. Cosa significa per lei ripartire dopo tanto tempo? Durante questo periodo di blocco come si è preparato per la ripresa?   

È una ripartenza che coinvolge un intero settore che è quello dello spettacolo: attori, tecnici, sarte, costumiste, macchinisti, maschere, registi, autori, scenografi eccetera. Senza dimenticare un altro protagonista essenziale degli spettacoli dal vivo che è il pubblico. Speriamo che da qui a poco si riescano a risolvere anche tutti quegli aspetti che ancora terranno il pubblico lontano dai teatri. Uno di questi potrebbe essere di natura economica: è vero che c’è la voglia di tornare a divertirsi, a svagarsi, ma non dimentichiamo che questo periodo ha lasciato e lascerà degli strascichi importanti. In questo periodo di chiusura, personalmente, mi sono dedicato allo studio e all’insegnamento tenendo dei corsi relativi alla comicità, in un primo momento online, poi dal vivo. Poi preparandomi per una commedia, "Pigiama per sei”, che ha debuttato in estate al Festival teatrale di Borgio Verezzi e con la quale sarò in Tournée nel 2022.

Cosa rappresenta per lei Legnano? La ispira nei suoi spettacoli comici o drammatici? 

Legnano è casa mia. Nato e cresciuto a Legnano, ho sempre cercato di fare e di proporre iniziative sul e per il territorio, ovviamente legate alla mia professione. Anzi, colgo l’occasione per ricordare che a Legnano c’è una realtà come il circolo “Fratellanza e pace”, il Circolone, che da anni ospita un laboratorio di cabaret, ovvero serate in cui i comici, affermati e non, hanno la possibilità di provare testi, personaggi e battute, il tutto di fronte a un pubblico vero che fa da “cavia". Da lì, l’artista, ha la possibilità di capire cosa funziona e cosa no. Ora, dopo la chiusura, anche il laboratorio ha ripreso e, per due martedì al mese, i nostri tanti amici comici si alterneranno sul palco dando modo al pubblico, ogni sera, di assistere a uno spettacolo sempre diverso. Il grande pubblico televisivo mi ha conosciuto grazie a un personaggio che ho creato ispirandomi proprio ad una realtà locale, che è quella dell’oratorio. Tarcisio è il tipico ragazzo dell’oratorio, appunto, che in parrocchia si sente realizzato perché viene considerato dal prete (il suo “don”), il quale lo responsabilizza affidandogli compiti che non sempre, per usare un eufemismo, porta a termine con assoluto successo. Tarcisio è la caricatura di un personaggio che tutti, almeno una volta, abbiamo incontrato nella nostra vita. E qualcuno lo è anche…ma non lo sa.      

Quali sono i progetti per la città che vedremo prossimamente in scena?   Sicuramente sarò a Legnano, al teatro Tirinnanzi, il 3 di dicembre, con uno spettacolo che era in cartellone a marzo 2020. Ma poi sappiamo come è andata. “Casalinghi disperati” è una commedia molto divertente che vede i quattro protagonisti, uomini, i quali per un motivo o per un altro sono stati lasciati dalle proprie mogli e che per campare sono costretti a condividere un appartamento. Scritto una decina di anni fa da Cinzia Berni e Guido Polito ma ancora molto, molto attuale. La regia è affidata a Diego Ruiz. In scena con me ci sono Nicola Pistoia, Gianni Ferreri e Danilo Brugia. Oltre a "Casalinghi disperati” altre due tournée con altrettante commedie, “Pigiama per sei” e “La cena dei cretini”. Con quest’ultima saremo in scena per 5 settimane (9 marzo-14 aprile) alla sala Leonardo a Milano. In scena con me Nino Formicola (“Gaspare” di Gaspare & Zuzzurro). Ovviamente anche con questi due spettacoli spero di approdare a Legnano.    

Cosa vorrebbe per la sua città? 

Il sogno sarebbe quello di creare una scuola di teatro a 360 gradi. Dove si insegna (e si impara) non solo recitazione ma anche scrittura, regia, scenografia, sartoria, costumeria, luci e fonica e tutto quello che fa parte del settore teatro. Magari rimarrà un sogno ma nessuno ci può negare di sognare.  

Una battuta delle “sue” per salutare i legnanesi e non sono solo?   Intanto aspetto i legnanesi a Teatro il 3 dicembre, sarà anche emozionante tornare proprio lì, dove avremmo dovuto essere quasi due anni fa. Una battuta... Oggi stavo pensando che a Legnano, amici miei, tra le altre cose, negli anni hanno aperto: La dolce Legnano, La dolce conchiglia, la dolce Sicilia, siamo nella città di Dolce e Gabbana... come minimo rischiamo di diventare una città di diabetici!

Raffaele Specchia

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