Passaparola cresce e, alla tradizionale apericena, ha affiancato un intero pomeriggio di iniziative al Museo del Tessile, tra arte e cultura, ma sempre con la solidarietà in primo piano.
La novità introdotta dall’associazione, infatti, è “Adotta una famiglia”.
«Chi si rivolge a noi – spiega la presidente Paola Surano – può associarsi al costo di 20 euro. Per alcune persone, però, può non essere semplice sostenere anche delle piccole spese. Così, da un’idea di Devis Martinello, abbiamo pensato a una sorta di “tessera sospesa”. Proprio come col caffè sospeso napoletano, chi vuole può donare la sottoscrizione a chi non se la può permettere. L’iniziativa ha già avuto un buon riscontro».
Passaparola, attivissima durante la pandemia in particolare con la distribuzione di pacchi alimentari, da qualche tempo può contare su una nuova sede in via Ferrer 47.
I servizi offerti vanno dal centro d’ascolto per la ricerca di lavoro alla consulenza legale, dal supporto psicologico a Caf e Patronato (leggi qui).
«Il numero dei volontari varia – racconta Surano –. In alcuni momenti siamo arrivati anche a quaranta persone».
L'appuntamento organizzato sabato pomeriggio è servito a far conoscere ulteriormente l’associazione e a raccogliere fondi per sostenerla.
Al Museo del Tessile sono state allestite le esposizioni di Gabriella Biondi (acquerellista), Antonella Rabolini (mosaici), Alessandra Romanò (disegnatrice) e del pittore Vitalii Bezsmertnyi.
Oltre all’area gioco per i più piccoli e all'incontro con le autrici Rosanna Cavazzi e Maria Luisa Luraghi promosso dalla casa editrice TraccePerLaMeta, erano presenti le aziende con cui Passaparola ha avviato una collaborazione: Verisure, CerTo snc di Ceriani Maurizio e Tognola Enrico, Cesare Carletti, Soluzione Informatica srl, Depuratori Italia, Poleposition, che ha mostrato come effettuare alcune manovre salvavita, e la ditta Fiorella Motta, che ha tenuto un laboratorio di pittura su stoffa.
Poi, spazio all’apericena con un classico della cucina bustocca: polenta e bruscitti.