La protesta contro il Green pass a Busto Arsizio non lascia, bensì raddoppia. Questo - spiega l'Assemblea popolare - in vista di una data precisa: «Il 15 ottobre, quando entrerà in vigore l’obbligo di lasciapassare sanitario su tutti i luoghi di lavoro, si avvicina e le lotte si moltiplicano, in ogni città, in ogni comparto produttivo e in ogni ambito sociale».
Di qui i due appuntamenti per contestare le decisioni adottate dal Governo. Prima alle 15 in piazza Santa Maria con "Microfono aperto". Ciascuno potrà raccontare la propria esperienza, le ripercussioni del documento obbligatorio sulla sua vita. «Puoi intervenire anche se la tua idea è opposta alla nostra, se sei pronto a dialogare in maniera rispettosa» premettono gli organizzatori. Che mandano frecciatine anche a Burioni e osservano che porteranno anche gli strumenti musicali «per spezzare la pesantezza di questo periodo e goderci un momento di aggregazione, condivisione e anche, perché no, divertimento».
Il bis sarà alle 17 in piazza San Giovanni, quando scatterà ancora il corteo. «Saremo di nuovo in strada a dire un fermo e sonoro NO a tutti i ricatti e a tutte le coercizioni, a dire che le intimidazioni di uno stato tirannico non ci fanno paura! - afferma nella nota l'Assemblea popolare - Ormai è chiaro che chi dovrebbe tutelarci non vuole il nostro bene ma solo la nostra schiavitù, ci vuole terrorizzati in modo da essere sempre disponibili, obbedienti e servili... Perciò anche questo sabato ci faremo vedere e sentire per le strade di Busto e siamo certi che altre e altri ingrosseranno le nostre fila perché è sempre più evidente il marcio che ci circonda, basta vedere l’astensionismo di massa alle ultime elezioni...»