Aveva chiesto di indire un referendum per abrogare la deliberazione del consiglio comunale di Busto del 22 giugno 2021. In quella seduta fu dato il via libera alla costituzione di Neutalia, la newco che porterà a termine la transizione delle attività dell'inceneritore Accam di Borsano. La commissione referendaria ha detto no, il comitato “Sì, Busto Revoca” subisce uno stop, ma – sottolinea una nota che riceviamo e pubblichiamo - «si riserva di mettere in campo ulteriori iniziative utili a ridare voce alla cittadinanza».
Il comunicato
«A giudizio della Commissione, la materia non può ritenersi di esclusiva competenza locale e si inserisce in un contesto di competenze ramificate a rete e diffuse fra una pluralità di amministrazioni locali. Pertanto la Commissione ritiene che, pur essendo la questione di rilevante interesse per la comunità di Busto Arsizio, essa esuli dalle materie di competenza esclusiva del Comune e che, conseguentemente, la richiesta di referendum consultivo presentata ai sensi dell’art. 34 dello Statuto ed ora in esame sia inammissibile». Queste le motivazioni del no, che la nota del comitato referendario “Sì, Busto Revoca”, a firma della presidente Elisabetta Milazzo, porta a conoscenza. Poi osserva: «Come riportato nel parere della commissione referendaria, il Consiglio di Stato ha chiarito che l'ente locale che indice il referendum ha competenza esclusiva se è “competente ad adottare una deliberazione che per produrre il suo effetto e per raggiungere il suo scopo non abbisogni dell'ulteriore approvazione di altre autorità né del concorso di altri enti” (parere n. 3045 del 20 maggio 1998); l’amministrazione comunale di Busto Arsizio non aveva bisogno dell’approvazione di altre autorità, né del concorso di altri enti per deliberare l’autorizzazione ad Agesp alla costituzione della nuova società».
Da qui le conclusioni e la “promessa” di nuove battaglie. «La bocciatura del referendum proposto dal comitato “Sì, Busto Revoca” è un’ulteriore dimostrazione che cittadine e cittadini di Busto Arsizio vengono sistematicamente espropriati del loro diritto a partecipare, anche secondo modalità previste dallo Statuto Comunale, alle decisioni di vitale importanza per il benessere loro e delle future generazioni. Il comitato “Sì, Busto revoca” si riserva di mettere in campo ulteriori iniziative utili a ridare voce alla cittadinanza».