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Politica | 30 settembre 2021, 10:30

«Io infermiere mi candido a Busto per prendermi cura dei più fragili e dei giovani»

Vincenzo Marra, candidato consigliere della Lega, spiega perché è sceso in campo: «Ho scelto di offrire la mia professionalità e il mio impegno. Mi stanno a cuore le periferie»

Vincenzo Marra, candidato consigliere a Busto nella Lega

Vincenzo Marra, candidato consigliere a Busto nella Lega

Prendersi cura delle persone più in difficoltà, prendersi cura della città. È parso naturale a Vincenzo Marra candidarsi consigliere nella lista della Lega di Busto Arsizio, con questo spirito.

Ci racconta qualcosa su di sé?

Io sono nato il 29 giugno 1988 a Manduria, in Puglia. Ho preso lì un diploma al liceo scientifico, poi mi sono trasferito a Milano per laurearmi in Scienze infermieristiche e svolgo la libera professione in provincia di Varese. Mi occupo di pazienti fragili, anziani e disabili e anche di medicina sportiva. Io amo tutto lo sport. Amo inoltre la musica e gli animali. 

Andando più nel dettaglio, in che cosa consiste la sua figura?

il medico specializzato si prende cura della persona, il contatto si limita al tempo della visita. Noi infermieri ci occupiamo della persona a 360 gradi cercando anche di coinvolgere la famiglia nel percorso di cura. All’interno della famiglia individuiamo uno o più caregiver per affrontare al meglio la patologia andando a considerare anche l’aspetto sociale che determinate malattie possono causare. Durante la  giornata svolgo nelle scuole attività di misurazione di glicemia, per i bambini nelle elementari. All’interno, seguo pazienti disabili bisognosi di assistenza e mi occupo di malati terminali. Mi piacerebbe che Busto fosse sempre più inclusiva, migliorando situazioni che vanno dalle barriere architettoniche ai servizi per pazienti disabili. Poi mi piacerebbe aprire un ambulatorio infermieristico comunale, anche per fronteggiare il pienone in ospedale.  In altri Comuni, ho potuto vederli.

Lei si candida nella lista della Lega. 

Sì, sono il candidato dei giovani, espressione dei giovani della Lega quindi. Mi piacerebbe che si avvicinassero alla politica e credessero nelle istituzioni.

Perché ha deciso di scendere in campo?

Ho scelto di scendere in campo per offrire la mia professionalità, il mio impegno, il mio sapere ai cittadini. La presenza di un infermiere in consiglio comunale può essere di notevole importanza per eventuali progetti da approvare per le persone fragili. Io curo coloro che rischiano di passare in secondo piano.

È accaduto anche durante l’emergenza Covid?

Sì, il periodo che abbiamo vissuto l’ha dimostrato. Ecco che non dobbiamo farci trovare impreparati.

Altri aspetti che le stanno a cuore e per cui si è candidato?

Mi piacerebbe curare anche le periferie. Ad esempio, io sono di Madonna Regina, risiedo in questo rione da anni. Mi piacerebbe migliorare ulteriormente il mio quartiere, arricchirlo con gli stessi servizi del centro. Poi dal punto di vista della sicurezza…

Ribadisce quanto detto in questi giorni da voi al sottosegretario degli Interni Molteni?

Sì, bisogna aumentare la sicurezza nei luoghi isolati, nelle periferie.

I.P.E.

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