“I ritardi e i disservizi dei treni, a partire dall’Alta Velocità, non possono essere pagati dai cittadini che viaggiano per motivi di salute, di studio o per un colloquio di lavoro. Con una sua proposta di legge, Italia Viva punta a rendere i rimborsi per i ritardi automatici e a farli scattare anche per ritardi inferiori ai 30 minuti”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente di Italia Viva, a Superpartes.
“Noi vogliamo che i ritardi vengano rimborsati. Chiediamo così di prevedere il diritto ai rimborsi per ritardi superiori a 15 minuti, fino al rimborso totale per quelli sopra le due ore. E che i rimborsi vengano dati in moto automatico perché ora sono su richiesta del viaggiatore e questo rende la procedura più macchinosa. Con meno burocrazia, il rimborso sarà sicuro e più facile, per esempio per tanti anziani. I cantieri sono importanti ma il loro peso non può ricadere sulla vita dei cittadini”, ha concluso.
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